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Lido “Il Trampolino” nel Quartiere San Girolamo

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lido il trampolino

La storia ha inizio nel 1932 quando l’avvocato Beniamino Cipparoli, acquista un terreno con villa sul mare e crea uno stabilimento balneare chiamato “Eden”.

Era un piccolo lido con cabine in legno a cui, nel 1935, fu aggiunta una chiesetta mononavata – tutt’ora in uso – con tetto sorretto da capriate ligne. La chiesetta, con campanile, è in stile neoromanico-gotico ed è dedicata alla Madonna del Rosario. Il lido, a quei tempi, era raggiungibile per mezzo del treno a vapore Bari- Barletta soprannominato “Ciclatera”, altrimenti del tram (che si fermava all’altezza del lido San Francesco alla rena) o di carrozza  con cavalli.

madonna del rosario san girolamo bari

Chiesetta della Madonna del Rosario

Negli anni ’40 Leonardo Lorusso, noto imprenditore altamurano, sposò Mariellina, figlia dei coniugi Cipparoli-Bellomo e trasforma il lido Eden, in una struttura innovativa. Il nuovo stabilimento è caratterizzato da una piscina, un tempo dotata di trampolino, – da cui deriva l’attuale denominazione –, a forma di lettera “B” posta su di una terrazza sopraelevata. Il corpo di fabbrica è sviluppato su due livelli, su cui sono ubicate le cabine. Il lido con arenile è composto da uno spazio a gazebo dedicato alla ristorazione, una piazzetta ed a seguire un molo con altrettante cabine in tutto duecentotrenta.

La famiglia Cipparoli gestiva una modesta torrefazione, situata in via Emanuele Mola n. 54/A e il “Gran Caffè Savoia” su corso Cavour angolo via Alighieri con terrazza per eventi mondani e cinematografici denominata “Ariston” . Quell’edificio, del periodo murattiano, è stato sostituito negli anni ’60 da un palazzo in cui ha sede la nuova caffetteria.

Nuovamente lo spirito imprenditoriale di Lorusso lo indusse a trasformare la modesta attività di torrefazione nella nota azienda “Saicaf”. L’azienda tra 1963 e il 2021 era collocata su via Amendola n. 152/F0 in un edificio, ormai demolito, progettato dell’arch. Dino Pezzuto. Attualmente l’attività è situata in via Oberdan 40/U.

Mariellina, donna da molteplici idee, gestì altre attività, tra cui, assieme alla figlia Simonetta, l’attività commerciale di arredamento “Marialessia”, sita in tra via Nicolò dell’Arca e via Prospero Petroni. La signora Simonetta, oltre che nella gestione delle imprese di famiglia, si impegnò in ambito politico nel partito socialista e venne eletta Assessore ai Lavori Pubblici di Bari mentre nel 2013 fu la prima donna ad essere nominata Presidente del Circolo della Vela di Bari (titolo che dal 1967 al 1974 fu svolto dal padre Leonardo). Giovanna, sorella di Simonetta, nota psicologa, ha gestito per alcuni anni il lido. Il signor Antonio, fratello di Simonetta, insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro, ha sempre seguito l’azienda ed è stato Deputato e Senatore. L’indimenticata Annamaria, nipote di Leonardo, storica dell’arte e P.R. per la Soprintendenza ai beni architettonici, artistici e storici della Puglia, fu valente Direttrice del castello normanno svevo di Bari.

La dinastia dei Lorusso si è sempre impegnata in attività benefiche, ad esempio la comunità terapeutica “Beniamino Lorusso Cipparoli”, ad ora attiva tra Santo Spirito e Giovinazzo, intestata da Leonardo alla memoria del figlio perso prematuramente. Attualmente la gestione del lido Il Trampolino è condotta da Enrico Vingiani (amministratore delegato) e da Andrea Mancarella (direttore) che con lo staff hanno dato nuovo lustro alla struttura
rilanciandola.

Il quartiere San Girolamo deve la sua intitolazione ad una chiesetta edificata in tempi remoti ed oggi non più esistente. Il lido confina con la lama/canale Lamasinata che venne realizzato a seguito delle alluvioni che allagarono la città nel 1905, 1915 e 1926. La strada prospiciente il lido è intitolata a Beniamino Cipparoli.

Storiografando è a cura di Mariano Argentieri

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