Il settore Automotive con il Gruppo Chiarito.
Il Gruppo Chiarito nasce più di 50 anni fa, dalla passione e dal lavoro intenso del fondatore, il compianto Antonio, prematuramente scomparso. Grazie alla famiglia, rappresentata dal fratello Tommaso e oggi da Stefania Chiarito (figlia di Antonio), l’azienda è cresciuta, ha acquisito nuovi mandati e ha creato valore per se stessa e soprattutto per il territorio. Oggi il Gruppo Chiarito opera in gran parte della Puglia e della Basilicata con le sue sedi, ambasciatrici delle Case automobilistiche Audi, Bmw e Mini, Hyundai e Kia.
L’ultima novità in ordine di tempo è la Concessionaria Ultramotor di via San Giorgio 62, a Triggiano (Bari). Un “Temporary Store” pronto ad accogliere, con la consueta competenza del team Ultramotor, tutti coloro che vogliono conoscere meglio la gamma di prodotti e servizi BMW e MINI, procedere all’acquisto o ricevere una consulenza specialistica personalizzata. Il Gruppo è già a lavoro per la realizzazione della nuova sede definitiva, che sarà uno spazio all’avanguardia dal punto di vista del design e della tecnologia, permetterà di valorizzare al meglio l’esposizione delle vetture e consentirà ai visitatori di vivere una Live Customer Experience innovativa, in un ambiente realizzato su misura per soddisfare le esigenze informative e coinvolgere emotivamente il cliente.
Fatturato 2022: 85 Milioni – Dipendenti: 110
“Visualizzare gli obiettivi è quasi averli raggiunti. Il resto lo fa il lavoro”
A che ora inizia a lavorare?
Purtroppo, molto presto.
A che ora stacca?
Perché, si stacca? Scherzi a parte, intorno all’ora di cena (del Sud).
Meglio un master o l’esperienza sul campo?
Ieri avremmo potuto scegliere l’esperienza, oggi non basta, se non ci si forma continuamente. Noi investiamo tempo e risorse significative nella formazione di tutti, partendo dalla mia come amministratore.
Con che stile dirige la sua azienda?
Con lo stile della praticità, intesa come concretezza, senza mai dimenticare valori come la gentilezza e la gratitudine.
Qual è il suo motto?
Visualizzare gli obiettivi, è quasi averli raggiunti. Il resto lo fa il lavoro.
Qual è la parola in cui più si identifica?
Passione.
In cosa pensa di essere stata innovativa?
Nell’aver creato una squadra unica, trasversale rispetto alle singole concessionarie del Gruppo.
Quando ha capito che la sua idea imprenditoriale stava funzionando?
Quando, a parte gli imprescindibili risultati di bilancio positivi, ho visto aumentare le candidature per entrare a far parte del nostro Gruppo.
Ha letto libri di management? Quali consiglierebbe?
Leggo parecchio, consiglio “The 80/20 Principle”.
La chiave del suo successo?
Crederci sempre, nonostante le inevitabili difficoltà del percorso.
Ha mai fallito un obiettivo o chiuso un’azienda? Cosa le ha insegnato il fallimento?
Aziende chiuse mai, per fortuna. Obiettivi mancati, sicuramente. L’insegnamento è rappresentato dalla pianificazione: i target devono essere raggiunti a inizio periodo, non alla fine, come quasi sempre si cerca di fare.
Di chi si fida, a chi chiede consigli?
Del mio compagno di vita.
Qual è la parte più difficile del suo lavoro?
Per chi fa il mio lavoro, la gestione delle risorse umane è un aspetto basilare, delicato e determinante.
Fa bene un suo dipendente a non essere d’accordo con lei?
Ognuno è libero di pensare senza condizionamenti, nelle mie aziende. Gli scambi di opinione sono importanti e tutti siamo in dovere di rivedere le nostre posizioni, di fronte a suggerimenti migliorativi.
La sua azienda supporta la comunità locale? Come?
Offriamo lavoro, stabilità e possibilità di carriera in azienda. Fuori da essa, supportiamo le amministrazioni locali partecipando ad eventi e manifestazioni. Nel sociale, facciamo beneficenza a favore dei meno fortunati, cercando sempre di offrire strumenti di miglioramento piuttosto che doni effimeri.
Ha mai diversificato gli investimenti puntando su altri settori economici?
In realtà, insieme a mia sorella Angela, porto avanti una boutique di alta moda che porta il mio nome, Stefania nella nostra città di origine, Matera.
Come usa il web e i social per far crescere la sua azienda?
Web e social rappresentano uno dei nostri canali di informazione prima e di contatto poi. Il loro utilizzo quotidiano è ormai imprescindibile e li gestiamo internamente, con risorse dedicate, oltre che esternamente, tramite una società specializzata in lead generation.
Com’è cambiato, negli ultimi 10 anni, il settore in cui opera? E secondo lei cosa potrebbe cambiare ancora?
Il nostro mercato è in costante evoluzione, sotto diversi aspetti: basti pensare alla transizione dall’endotermico all’elettrico, una vera rivoluzione che cambia le abitudini di utilizzo e di viaggio delle persone. Contrattualmente, poi, il noleggio dell’auto e dei servizi correlati è in crescita continua, non solo nel mercato corporate e fleet, ma anche nel consumer per i privati.
Cosa migliorerebbe della sua azienda?
Stiamo lavorando sui sistemi informatici, per un efficientamento dei flussi informativi e contabili delle varie società del Gruppo.
Qual è il suo sogno nel cassetto?
Riuscire a dedicarmi ad attività umanitarie.
I suoi figli porteranno avanti l’azienda?
Non ho figli naturali, ma ne ho due splendidi “acquisiti”, oltre a due nipoti. Le loro scelte saranno assolutamente personali e indipendenti: io non potrò che essere felice di un avvicendamento con loro, viste le capacità che stanno dimostrando nelle carriere scolastiche.
Ha mai investito in una startup creata da giovani imprendi- tori? Lo farebbe? A quali condizioni?
Non ho mai investito in altro che non siano le aziende del Gruppo. Personalmente credo poco nella diversificazione: per far bene qualcosa, ci voglio competenze, aggiornamenti continui e tempo. Insomma, bisogna “stare sul pezzo”!
Dia un consiglio a un giovane che decide di avviare una sua azienda.
Studia bene i principi della gestione di impresa, studia il mercato di riferimento e non tralasciare mai l’amministrazione, che è più importante delle vendite. Poi tira il fiato e lanciati!
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