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BENEDETTA PILATO, le olimpiadi nel mirino.

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benedetta pilato cover

Il nuoto è una disciplina molto faticosa e difficile, ma da sempre fucina di talenti che hanno dato lustro all’Italia nelle vasche e competizioni più importanti del pianeta.

Anche la Puglia può vantare un’atleta che, nonostante la sua giovane età, sta facendo incetta di medaglie importanti facendo parlare di sé tutto il mondo del nuoto. Lei è Benedetta Pilato, 18 anni, di Taranto, che anche nel 2023 ha raggiunto importanti risultati come la qualificazione alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024 nuotando agli assoluti italiani i 100 metri rana con il tempo di 1:05:80, una medaglia di bronzo nei 50 metri rana ai mondiali
di Fukuoha e, infine, l’oro europeo in vasca corta 50 metri ad Otopeni (Romania) dopo aver conquistato l’argento nella distanza doppia nella stessa competizione. Ragazzina prodigio, sempre solare e con la testa sul collo, già nel 2018, a 13
anni, si mette in evidenza conquistando la medaglia d’argento ai campionati italiani open di Riccione in vasca corta. Nel 2019, alla sua prima esperienza in nazionale con la partecipazione ai campionati europei giovanili di Kazan, vince la medaglia d’oro nei 50 metri rana con il record dei campionati.

Poi l’esordio, a 14 anni (atleta azzurra più giovane a debuttare in un campionato mondiale), con la nazionale maggiore in Corea, dove entra nella finale dei 50 rana ed arriva uno strepitoso argento. Da lì record su record abbattuti uno dietro l’altro, sempre seguendo i preziosi consigli di Vito D’Onghia, il suo allenatore della Fimco Sport.

«A Torino faccio la vita da atleta e seguo gli studi universitari.
Anche se mi mancano la famiglia e il mare»

Il 22 maggio 2021, dopo lo stop delle competizioni a causa del Covid, Benedetta stabilisce ai campionati Europei di Budapest il record del mondo sui 50 metri conquistando la medaglia d’oro della specialità. E l’anno delle Olimpiadi di Tokyo, dove manca la qualificazione alla semifinale per una gambata irregolare durante una gara. Una brutta batosta dopo tanti sacrifici ed ore trascorse ad allenarsi. Si rifà con la medaglia d’argento, sia agli europei che ai mondiali, in vasca corta nello stesso anno a Kazan e Abu Dhabi.

Anche il 2022 è pieno di soddisfazioni, con la medaglia d’oro nei 100 metri rana e la medaglia d’argento nei 50 ai campionati mondiali di Budapest.

Ma conosciamo un po’ meglio questa campionessa così brava e determinata.

A che età hai iniziato a nuotare e perchè?

Ho cominciato a praticare il nuoto perché è uno sport completo ed i miei genitori volevano farmi nuotare. All’inizio ho iniziato a farlo controvoglia poi è diventata la mia passione.

Già a 13 anni sei apparsa sulle testate nazionali per
i tuoi risultati sportivi, come hai gestito questa improvvisa notorietà?

Molto tranquillamente, perché ero una ragazzina normale che andava al liceo e la vivevo molto tranquillamente. È vero che sono stata catapultata in un mondo tutto nuovo, però l’ho vissuta molto bene.

Che rinunce hai dovuto fare per arrivare a questi livelli?

Ci sono state tante rinunce, ma è la vita che ho scelto. Per un adolescente fare una vita del genere non è facile: non ho fatto la vita dei miei coetanei ma nemmeno loro hanno fatto la mia. È un’arma a doppio taglio.

Pilato Credit Gianluca Minchillo

Da settembre ti sei trasferita a Torino, come mai questa scelta?

Ho finito la scuola e volevo fare un salto di qualità, mi sentivo pronta per questa scelta che è stata tanto ragionata e tanto voluta. Ora sono contenta perché faccio la vita da atleta a tutto tondo e posso seguire gli studi universitari.

Qual è la tua giornata tipo?

Sveglia, nuoto, pranzo, nuoto, palestra e poi lo studio che si aggiungerà presto. Comunque riesco a gestire tutto al meglio nonostante mi alleni quattro ore al giorno.

Parliamo di te : un pregio ed un difetto.

Pregi ne ho troppi… (sorride, ndr). Un difetto è che sono molto testarda e cerco di raggiungere sempre i miei obiettivi. Un pregio è che sono una ragazza molto solare ed allegra, da buona pugliese!

Cosa ti manca della tua Puglia?

Principalmente la mia famiglia, poi la casa ed il mare.

Il tuo piatto preferito?

La pasta alla carbonara.

Cosa serve al nuoto per crescere ancora di più?

Sicuramente in Italia e soprattutto al Sud servono strutture meglio attrezzate.

Ultimamente, dopo le ultime vicende che hanno visto protagoniste e vittime le donne hai dichiarato che non vuoi più vivere in un mondo dove alcune cose diventano abitudini.

Con tutto quello che sentiamo ci siamo praticamente abituati a certe notizie che sembrano diventate la normalità e non dovrebbe essere così. Non possiamo abituarci a sentire notizie del genere tutti i giorni, dobbiamo provare
a fare qualcosa nel nostro piccolo, se ognuno fa qualcosa magari le cose cambiano.

Quanto pensi sia importante lo sport per lanciare messaggi positivi?

Avendo una certa visibilità riusciamo ad arrivare a più persone per provare a sensibilizzare la gente a determinati problemi.

Il campione che ammiri di più?

Jannik Sinner sicuramente.

Come vedi il paragone tra te e Federica Pellegrini?

Sicuramente fa piacere, però percorsi e carriere completamente diverse.

Benedetta Pialto

Quali sono i tuoi obiettivi per il 2024?

Il focus sono le Olimpiadi di Parigi, sarà l’obiettivo dell’anno dove ci concentreremo al massimo.

La prossima stagione potrebbe essere quella della definitiva consacrazione dal momento che Benedetta, da buona “testarda pugliese” vorrà rifarsi della mancata finale delle Olimpiadi di Tokyo che ancora le brucia dentro. Caparbietà, forza interiore e sopratutto tanta umiltà e lavoro duro, componenti ideali per raggiungere traguardi sempre più prestigiosi ed importanti che la Pilato conosce molto bene e che fanno parte del suo dna. Da ragazza semplice, quella della porta accanto, l’amica che vorremmo avere perché oltre alle doti atletiche è una ragazza molto attenta e profonda, che non guasta mai in un mondo a volte arido e dove i valori di una volta vengono spesso messi in secondo piano.

Testo di Dario Recchia 

Foto di Gianluca Minchillo

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