Interior e External design con Donato Desiderato della Desiderato Group.
La passione per l’interior e l’external design hanno portato la Desiderato Group ad essere un’agenzia di rappresentanza punto di riferimento, da oltre 10 anni, per studi tecnici, imprese e committenti, offrendo forniture di materiali di alta qualità e un servizio altamente professionale di assistenza tecnico-commerciale e supporto diretto in fase progettuale e di realizzazione in cantiere (costruzioni- ristrutturazioni). L’obbiettivo è sempre quello di emozionare i clienti seguendoli dal progetto alla realizzazione dello stesso, utilizzando materiali innovativi, ecosostenibili di design sia in ambito pubblico che privato: abitazioni, uffici, negozi, aeroporti, stazioni ferroviarie, resort, alberghi, centri commerciali, castelli…
“Nel mio lavoro non trovo mai parti difficili, anzi ogni ostacolo diventa per me motivo di raggiungimento di obbiettivi.”
A che ora inizia a lavorare?
Alle 7.
A che ora stacca?
A volte anche alle 22.
Meglio un master o l’esperienza sul campo?
Meglio esperienza sul campo.
Con che stile dirige la sua azienda?
Stile unico e sempre fuori dagli schemi.
Qual è il suo motto?
Prego sedetevi comodi, sta per iniziare lo show.
Qual è la parola in cui più si identifica?
Matto.
In cosa pensa di essere stato innovativo?
Aver portato in Puglia materiali e sistemi di design unici al mondo.
Quando ha capito che la sua idea imprenditoriale stava funzionando?
Dall’apertura a bari del primo House Design Lab, un centro tecnico dove progettisti, imprese edili, committenti, attraverso un percorso emozionale, possono capire quale materiale sarà in grado di offrire soluzioni per soddisfare le loro esigenze e/o fantasie: dalla semplice scelte di un colore all’utilizzo di prodotti innovativi, ecosostenibili, di design con tecnologie avanzate.
Ha letto libri di management? Quali consiglierebbe?
No, mai letto.
La chiave del suo successo?
Trasparenza ed assistenza tecnica dalla fase progettuale sino alla realizzazione.
Ha mai fallito un obiettivo (o chiuso un’azienda)? Cosa le ha insegnato il fallimento?
Non ho mai chiuso un’azienda ma alle spalle ho tanti obbiettivi falliti che mi hanno formato e portato ad essere tra i numeri uno del settore.
Di chi si fida, a chi chiede consigli?
Mi fido solo ed esclusivamente della mia collega, nonché moglie, l’interior designer Claudia Ladisa, che mi ha sempre affiancato in qualsiasi percorso.
Qual è la parte più difficile del suo lavoro?
Non trovo mai parti difficili, anzi ogni ostacolo diventa per me motivo di raggiungimento di obbiettivi.
Quanto contano i mercati internazionali per la sua azienda? Come si occupa dell’export?
Contano tanto, sono stati per me punti di riferimento per design, innovazione ed ecosostenibilità tanto che al contrario ho importato e non esportato.
La sua azienda supporta la comunità locale? Come?
Il tipo di supporto che la mia azienda fa è quello di formare tanti più giovani affinché si avvicinino al nostro magico mondo con professionalità e spensieratezza.
Ha mai diversificato gli investimenti puntando su altri settori economici?
No.
Come usa il web e i social per far crescere la sua azienda?
Uso tanto il web e i social in quanto oggi sono la vetrina più importante della tua azienda.
Com’è cambiato, negli ultimi 10 anni, il settore in cui opera? E secondo lei cosa potrebbe cambiare ancora?
Negli ultimi 10 anni il mio settore è cambiato tanto e questo, se me lo permettete, è avvenuto anche grazie alla mia voglia di crescere e portare materiali di design innovativi ed ecosostenibili in Puglia. Spero solo che il nostro settore continui a crescere e che dia la possibilità a tanti giovani di potersi avvicinare a questo mondo così incredibile ed affascinante, dando loro la possibilità di esprimersi al meglio.
Cosa migliorerebbe della sua azienda?
Della mia azienda non migliorerei nulla.
Qual è il suo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è sperare che quel cassetto non si chiuda mai!
I suoi figli porteranno avanti l’azienda?
Lo speriamo sia io che mia moglie. Mi piacerebbe che la nostra azienda continuasse il suo percorso di portare innovazione, design ed ecosostenibilità.
Ha mai investito in una startup creata da giovani imprenditori? Lo farebbe? A quali condizioni?
Non ho mai investito. Mi piacerebbe tanto investire e cercare di affiancarli insegnando loro tutto quello che la vita mi ha insegna- to: non mollare mai!
Dia un consiglio a un giovane che decide di avviare una sua azienda.
Il mio consiglio, sempre legato al mio settore, è questo: pensa in grande, non ti costa nulla e non preoccuparti di tuffarti in qualcosa di diverso dal solito, stai solo facendo Design, quindi avvia una tua azienda e dimostra al mondo chi sei!
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