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Frammenti di vita andata: la mostra fotografica a Noicattaro

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mostra fotografica Noicattaro

A Noicattaro una mostra fotografica che racconta una città che non c’è più

Una mostra di fotografia per raccontare una città di sessanta anni fa ma anche per tornare a mettere al centro ancora oggi il senso di comunità, smarrito nell’era dell’iperconnesione digitale ma della distanza umana. Ecco il senso
dell’iniziativa promossa dalla Pro Loco Noja che ha organizzato “Frammenti –
Noicattaro fotografata da Gianni Tedesco”. La mostra, visitabile gratuitamente fino al 3 novembre al Palazzodella Cultura, è stata curata da Mimmo Di Donna, Pietro Pellegrino e Anna Maria De Marzo.

mostra fotografica Noicattaro

È proprio la fotografa documentarista, particolarmente attiva nella promozione e diffusione degli studi sulla fotografia, a raccontare la genesi della rassegna. “Tutto è partito già qualche anno fa quando Gianni Tedesco decise di raccogliere il suo intero archivio fotografico per farne una pubblicazione. Ne affidò la cura all’amico Mimmo ma, purtroppo, venne a mancare poco tempo dopo. Così, prima del libro, che comunque verrà pubblicato nei prossimi mesi, si è deciso di organizzare una mostra che mettesse a disposizione di tutti i cittadini nojani uno spaccato della città di circa sessant’anni fa”.

mostra fotografica Noicattaro

Gli scatti di Tedesco, infatti, raccontano una Noicattaro che non c’è più, lontana dalla vita frenetica di oggi, dall’evoluzione tecnologica e dalla digitalizzazione a tutti i costi. “Una città certamente più povera – aggiunge De Marzo – che non aveva ancora vissuto il boom economico degli anni ’80 grazie all’uva regina e che si concentrava quasi tutta nel centro storico”. Condizioni di vita raccontate proprio dalle foto di Tedesco. “Quello che balza agli occhi dalle foto-documenti che arricchiscono la mostra, infatti, è la vitalità delle strade in quegli anni. Le condizioni economiche costringevano famiglie numerose a vivere in ambienti angusti e, di conseguenza, portavano i più piccoli a stare fuori più possibile”. Di necessità si fece virtù, verrebbe da dire ascoltando ancora la narrazione della curatrice della mostra.

Un modo per recuperare la memoria di una storia non troppo lontana ma spesso ormai dimenticata

Continua De Marzo: “Vivere con gli altri ha accresciuto il senso di comunità che, sinceramente, oggi non si riscontra. Lo vedi già dalle foto di oggi che raccontano un centro storico in stato di abbandono e una cittadinanza che non è più quella comunità unita e coesa di quegli anni”.

mostra fotografica Noicattaro

Non è un caso che proprio le immagini dei bambini di allora che giocano in
strada e di altri che bevono alla fontana pubblica, siano diventate simboli
dell’iniziativa, sui manifesti e sulle locandine. Una mostra fotografica come
un modo per ricordare la propria storia collettiva con l’obiettivo di una maggiore e ritrovata coesione di comunità. Spiega il sindaco, Raimondo Innamorato: “Recuperare il passato per apprezzare il presente, è questo l’intento della mostra che percorre la storia di una Noicattaro inedita. Le immagini riproducono scene di una vita semplice che sembrano far parte di un passato lontano, eppure risalgono agli anni ‘60 e ‘70. Un modo per recuperare la memoria di una storia non troppo lontana, ma spesso dimenticata. Per questo invito tutti, ma soprattutto i più giovani a visitare questa mostra e scoprire un passato che oggi può essere valorizzato”.

Testo di Gennaro Del Core

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