L'estate "dentro"

Le piccole luci

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Tra le più antiche paure dell’uomo c’è quella del buio. Ma a ben pensarci oscurità è semplicemente assenza di luce. E per ciò stesso impossibilità – disattivazione delle capacità – di vedere. Questo scatena dentro l’uomo paura. Paura di subire un male. Non per niente il male è spesso immaginato e descritto come oscurità.

 

Di contro, opposto dell’oscurità è la luce. E dunque la visione, riattivazione delle capacità di vedere la realtà che circonda. Da questo punto di vista le espressioni «idea illuminante» o «illuminazione» più che dire esperienza mistica, esprimono l’esperienza di visione della realtà. Un mondo cioè che ci circonda e che spesso siamo incapaci di vedere nella sua verità.

 

Questo in fondo vale anche per la scienza. I più famosi scienziati sono coloro che hanno descritto la realtà guardandola da una prospettiva mai osservata prima. In altre parole in ogni ambito del sapere noi avanziamo se riusciamo a guardare bene. Cioè se abbiamo luce.

 

Ma la luce – questa luce – non ha a che fare con la quantità di radiazioni elettromagnetiche con lunghezza d’onda compresa tra circa 400 e 800 nm (definite radiazione visibile). Questa luce è qualcosa che portiamo dentro. E che può essere trasmessa fuori mediante le nostre parole e azioni. È propagazione di buio – sottrazione di luce – ogni parola o azione che trasmette una realtà distorta da quella che esiste. È diffusione luminosa ogni parola o azione che illumina con la bellezza del mondo creato da Dio.

 

Per questo ognuno è responsabile di quanta luce gli altri vedono. Ognuno fa la sua parte. Ognuno è lumicino o ombra. Nessuno può lamentarsi delle oscurità del proprio tempo senza sentirsi in dovere di renderlo anche solo un po’ più luminoso.

 

Perciò, anche piccolissime luci sparse per il mondo diffondono il loro chiarore. Non si dovrebbe mai scoraggiare il loro – anche tremolante – brillare. Mi piace dirlo con le parole di un grande maestro del nostro tempo: «Saruman ritiene che soltanto un grande potere riesca a tenere il male sotto scacco. Ma non è ciò che ho scoperto io. Ho scoperto che sono le piccole cose… le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l’oscurità. Semplici atti di gentilezza e di amore. Perché Bilbo Baggins? Forse perché io ho paura… e lui mi dà coraggio» (A J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit).

 

E se le piccole luci si avvicinassero… quanto più chiarore si diffonderebbe…

 

https://www.youtube.com/watch?v=ILZak_To7dc

Emmanuel Albano

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