E GRAZIE A LUI, MA NON SOLO A LUI, L’HAGAKURE NOH SAMBA PRENDE UN BEL 9,5.
Mettiamola così: il Noh Samba è un posto sensazionale, a patto che amiate le commistioni culturali e culinarie, se la vostra mente ed il vostro palato sono disponibili a provare sapori internazionali che lo chef Daniel Cavuoto sa magistralmente fondere con la cucina italiana e pugliese. È la cucina fusion, bellezza! E a me l’Hagakure Noh Samba dei fratelli Vincenzo e Gianpiero De Giglio è parso non solo una gran figata, ma anche un posto dove si mangia in maniera sublime. Quest’ultimo punto, come al solito, è molto soggettivo: a qualcuno di voi la cucina del Noh Samba potrà anche risultare indigesta, ma personalmente trovo meraviglioso il fatto che finalmente a Bari (in Puglia) ci sia un locale in cui si possa ampliare la propria cultura enogastronomica provando sakè, cucina thai, piatti peruviani, tex-mex, il tutto contaminato da tocchi di fantasia mediterranea. La cucina del Noh Samba è così: divertente, gioiosa, confusionaria.
Ci sono altre cose che mi hano fatto innamorare di questo ristorante-bar figlio del progetto Hagakure, che già aveva regalato ai baresi un paio di ristoranti giapponesi di altissimo livello: l’originalità degli arredi e il concept del locale (curato da Anonima Opifici di Castellaneta); il fatto che ci sia un cocktail-bar, affidato a Tommaso Scamarcio (un nome, una garanzia) che si consente di pasteggiare bevendo ottimi cocktail oppure di fare un aperitivo sui generis; le “poltrone a dondolo”; i divanetti; i colori accesi; l’aver trovato a tavola sia le bacchette di legno che le posate (evitando a chi è impedito come me il fastidio di dover chiedere la forchetta); la tenda da palcoscenico che divide l’area bar dalla sala ristorante, che rende omaggio al Petruzzelli, situato dall’altra parte della strada; le gabbie con i lucchetti, che custodiscono le bottiglie pregiate che i clienti comprano e lasciano al ristorante per consumarle ogni volta che ci torneranno. Aggiungo un’ultima cosa prima di passare ai piatti degustati: il sushi del Noh Samba è diverso, per tenere fede all’impostazione del locale. Qui è contaminato dai sapori sudamericani e italiani, più elaborato, più lavorato. Direi anche più saporito.
Ed ora passiamo alla degustazione. Intanto è doveroso dire che non è facile scegliere i piatti: il menù propone molte scelte interessanti e decidere quale riservare per “la prossima volta” è arduo.
Noi siamo partiti con l’originalissima “parmigiana confusion”, una parmigiana fredda con gambero rosso e crostini di pane. Poi è arrivata la prima portata eclatante, il trancio di melanzana con salsa di miele-yuzu-champagne, tartufo e noci di Macadamia. Non vi anticipiamo nulla: quando la metterete in bocca capirete. Il caviar-set con caviale non pastorizzato di altissima qualità e burro alle tre alghe e crispy gyoza è un lusso accessibile che ci ha introdotti a due tacos stratosferici, quello di gambero e quello (ancor più buono) di tonno e burrata con tartufo e ponzu affumicata.
Il carpaccio di capasanta dell’Alaska con neve di cocco è stata una piacevole parentesi prima della degustazione di tre bombe: il Black dim Santa Muerte (clamoroso!), il Dim Sum Amatriciana (provocatorio ed entusiasmante) e il Dumpling di black cod e tartufo (stratosferico). Sono tre variazioni internazionali di raviolo, ognuna con una pasta diversa e con ripieni diversi. La nostra degustazione si è chusa con l’assaggio di tre dolci: il tiramisù moderno (buono), il pumpkin dessert con gelato alla zucca (ottimo e originale) e il delice di cioccolato e delicatissima crema di pistacchio (sublime!).
Avrete già capito che ci siamo innamorati di questo posto, che ha aperto solo il 18 settembre ma è già un punto fermo della ristorazione barese e farà parlare di sè. Certe nuove aperture ci entusiasmano e fanno bene alla Puglia.
Arrivederci Noh Samba, torneremo presto per provare tutte le altre diavolerie.
I NOSTRI VOTI
Ambiente: 10
Servizio: 9
Cucina: 10
Prezzo: 9
HAGAKURE NOH SAMBA, BARI
via Salvatore Cognetti, 29 – Tel. 080.8834478 – 50 €
Chiuso: lunedì.
Consigliato per chi ama viaggiare restando seduti a tavola
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