Scopriamo insieme lo splendido borgo di Ruffano
Sulle pendici delle Serre Salentine nasce un comune chiamato Ruffano, uno splendido borgo dalle origini molto antiche, come Torrepaduli la sua piccola e rinomata frazione.
Ruffano, situato nel Basso Salento si trova a 28 km dal Capo di Leuca e a circa 50 km da Lecce.
Il suo nome pare derivi da Rufus, centurione romano a cui venne donato il territorio o dal latino Rubis (mora) perché il luogo era ricco di cespugli e frutti.
Sono circa 10 mila gli abitanti che vivono la bellezza e la quiete di Ruffano e Torrepaduli. In inverno come in estate, il cuore della città è un luogo magico e suggestivo. In ogni periodo dell’anno, Ruffano regala luci e speciali decori,
come a dicembre durante le feste natalizie o a San Valentino, quando il centro storico brulica di cuori e puro romanticismo.
La storia
La storia di Ruffano affonda le sue radici in un passato molto lontano. Le prime informazioni risalgono al Medioevo sebbene, nei pressi della Cripta del Crocefisso (o Cripta di Santa Costantina), ci siano stati alcuni ritrovamenti preistorici risalenti al Neolitico, come fossili e graffiti scudiformi. La Cripta situata su una lieve altura delle Murge Salentine, è una cavità naturale sotterranea trasformata in luogo di culto dai bizantini dell’XI secolo. Un luogo primitivo e rupestre ma che custodisce un grande senso di spiritualità.
Inoltrandosi nel centro urbano, si giunge rapidamente in Piazza VI Novembre. Ampia e maestosa con il suo Palazzo Villani Licci, un edificio dall’elegante
facciata settecentesca. 53 raffinate mensole, emblema dell’architettura tardo barocca, sorreggono una lunga balconata in ferro battuto. La vera particolarità di questo palazzo, però, è la magica bifora che, da più di trecento anni, è sospesa a mezz’aria… un’opera d’arte e di ingegno di incredibile fascino. Alle spalle del Palazzo, appartenuto al famoso letterato Andrea Villani, un giardino barocco a forma di clessidra rappresenta una singolarità per il territorio salentino.
Seppur piccolo, il comune di Ruffano conta circa 12 chiese. Tra queste la Chiesa Madre della Beata Maria Vergine, interamente realizzata in carparo, anche essa in pieno stile barocco ma costruita su un’antica chiesa di rito greco. L’edificio religioso è collegato al palazzo signorile, il Castello Brancaccio ora conosciuto come Palazzo Pizzolante Leuzzi, edificato nel 1626, perché i nobili della famiglia erano soliti partecipare alle funzioni religiose dal loro accesso segreto.
Altrettanto incantevole, la Chiesa della Madonna del Carmine situata a circa 250 metri dall’altra, con un raffinato altare barocco e nelle sue fondazioni, una cripta di origine bizantina.
Facendo qualche passo e un salto di qualche secolo, arriviamo in via Regina Elena, dove due artisti contemporanei di street art Giorgia Prontera e Tumu GaoGao, hanno dipinto Il Tappeto Volante, una scalinata dai mille colori che interpreta lo stile e le trame dei tappeti del Mediterraneo, simbolo di unione tra le arti e le culture.
Torrepaduli
Non di meno interesse, la frazione del borgo antico di Ruffano: Torrepaduli. Il suo nome, come suggerisce l’unione delle due parole, deriva dalla presenza di tre torri di avvistamento in un territorio che era in gran parte paludoso. Questa piccolissima località è conosciuta e frequentata, soprattutto tra il 14 e il 16 agosto di ogni anno, in occasione della festa di San Rocco. Il suo Santuario dedicato al santo patrono, è meta di tutti quei turisti curiosi e appassionati di tradizioni locali. In quei giorni, infatti, è possibile ammirare la Danza Scherma o Pizzica Scherma, una sorta di combattimento danzato che prima avveniva con i coltelli, oggi mediante l’uso delle dita. Con dei movimenti codificati e tramandati da generazione in generazione, gli uomini mimano un duello. A ritmo dei celebri tamburelli artigianali realizzati a Torrepaduli, disposti a cerchio attorno ai combattenti (nella tipica usanza della Ronda), i combattenti mettono in scena una “resa dei conti”, una delle tradizioni più remote e ipnotiche del territorio salentino.
Visitare Ruffano con la sua Torrepaduli è un’esperienza autentica. Un luogo lento, fatto di grandi architetture e piccole strade ma in grado di accogliere e affascinare con la sua storia, vibrante come il suono dei suoi tamburelli.
Testi di Noemi Rizzo – foto di Lorenzo Vincenti
Comments