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Maddalena Mazzitelli: Telebari punta anche sul web

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maddalena mazzitelli telebari

Come cambia la tv: Telebari, La rete diretta da Maddalena Mazzitelli ha appena festeggiato 50 anni. E nell’online non vede un nemico ma un alleato

Come vi state adeguando ai nuovi tempi e allo strapotere del web?

Innanzitutto rivoluzionando l’approccio che risulterebbe anacronistico e perdente. Se il web ha uno “strapotere”, come lei dice, non avrebbe senso combattere una battaglia contro i mulini a vento. Noi abbiamo deciso di fare del web il nostro migliore alleato, “sfruttando” la visibilità che il sito internet Telebari.it e i nostri canali social possono dare in primis ai programmi che vanno in onda in tv. I servizi del telegiornale vengono quotidianamente caricati sul nostro canale Youtube Telebariweb e rilanciati dal nostro sito, divenuto un portale di informazione che in sette anni è cresciuto in maniera esponenziale e continua a dare sempre più visibilità a quanto trasmesso dalla televisione. Il web secondo noi non va “combattuto”, ma utilizzato per promuovere attraverso diversi canali il “brand” Telebari, consolidare il proprio posizionamento e, perché no, magari conquistare anche nuove fasce di pubblico, provando a fidelizzare e portarle a guardare la tv.

Il mercato pubblicitario si è ristretto: ci sarà ancora spazio per tutti o andiamo incontro ad una nuova “selezione naturale”?

Il mercato non si è ristretto, ma sono cambiate le esigenze e le necessità della
comunicazione. Vincerà chi sarà in grado di soddisfare le esigenze del mercato
modificando internamente la propria organizzazione. Noi di Telebari ci stiamo muovendo da tempo in questa direzione, lavorando su figure professionali nuove e su format che possano incontrare il gusto del mercato pubblicitario. I segnali, in tal senso, sono molto incoraggianti.

Riuscireste a vivere senza gli aiuti statali?

Con l’aumento dei costi di gestione, dovuto all’impennata delle tariffe dell’energia elettrica e non solo, gli aiuti statali sono quanto mai opportuni e necessari. Giusto sostenere chi offre un servizio di pubblica utilità e genera posti di lavoro. Fermo restando che ogni azienda debba cercare una propria sostenibilità.

I giovani guardano poca tv, ascoltano meno la radio, seguono solo Tik Tok e Instagram: provate a coinvolgerli o avete rinunciato a loro?

Plutarco asserì che “i giovani non sono vasi da riempire, ma fiaccole d’accendere”, e noi sposiamo questa filosofia. Le nostre produzioni sono pensate per stare al passo con i tempi, cerchiamo di rivolgerci a tutte le fasce d’età attraverso i contenuti, la scelta degli ospiti e veicolando il prodotto televisivo al web, attraverso i social. Nel corso degli anni abbiamo realizzato format dedicati ai più giovani coinvolgendoli attivamente nella produzione, abbiamo coltivato dei talenti e fatto diventare delle promesse vere e proprie certezze.

Qualcuno ritiene che l’epoca d’oro della tv sia finita: lei cosa ne pensa?

Indubbiamente l’epoca della tv intesa in modo tradizionale risente dello sviluppo dei social e di altre forme di comunicazione. Il resto lo fa il ritmo forsennato della vita di tutti i giorni che non si sposa con la necessità di seguire un palinsesto con orari ben precisi. Proprio per questo bisogna puntare, come Telebari fa da sempre, su programmi di grande interesse e con straordinario spirito di servizio. Nei nostri dati di ascolto spicca l’indice di gradimento molto alto dei nostri programmi, il segnale chiaro di come quando centri l’argomento, l’utenza non cambia canale. Credo che sia questa la traccia da seguire sempre di più, per fare in modo che l’epoca della tv trovi nuova linfa.

Come sta cambiando la tv locale?

Il cambiamento è parte integrante di chi si occupa di comunicazione. Il linguaggio e lo strumento televisivo e radiofonico sono in costante evoluzione. Oggi tutto è rapido, immediato, e la sinergia con il web, nello specifico quella con i social media, te lo concedono. Per questa ragione si ha meno tempo per la post produzione. Telebari è sempre stata pioniera nelle strategie da adottare, artefice stessa di cambiamenti, e da tanto tempo ha puntato su programmi in diretta, con la possibilità di abbattere la quarta parete, lasciando intervenire i telespettatori nelle trasmissioni attraverso messaggi vocali o telefonate, per condividere e commentare esattamente come accade sulle piattaforme social.

A quante persone dà lavoro il suo gruppo?

Abbiamo in organico 40 dipendenti, tra giornalisti, tecnici, specializzati in produzione, amministrativi e con altri ruoli. Tra i nostri punti di forza, quello di avere incanalato tanti giovani giornalisti verso il praticantato, rendendoli professionisti. Quando puntiamo su qualcuno, lo facciamo sino in fondo. Senza dimenticare che abbiamo anche una trentina di collaboratori esterni, un numero in continua crescita e che va di pari passo con l’espansione territoriale della nostra emittente.

Come usate i social e il web?

Il sito internet Telebari.it ha una redazione dedicata, con una squadra di collaboratori capillare sul territorio, che lavora in sinergia con i colleghi della tv e della radio, in un continuo scambio di idee, riflessioni, notizie, curiosità e approfondimenti. Sul portale e sul canale Youtube vengono riportati i migliori prodotti televisivi, ma non solo. Lo strumento web raccoglie anche contenuti prodotti ad hoc, spesso con un taglio più veloce e con una tempistica immediata, che raccontano l’intera Puglia e Basilicata. I social – Facebook, Instagram e Twitter – sono certamente il più grande megafono della nostra informazione. E ci permettono, ovviamente, di raggiungere non solo i “fedelissimi” di Telebari, ma anche un pubblico diverso, soprattutto giovanissimi. Un dettaglio da non trascurare è quello del superamento dei confini geografici, proprio grazie al web. Telebari è visibile in tutto il mondo attraverso lo streaming h24 sul sito Telebari.it, e ‘on demand’ si possono cercare sui social, sul portale e sul canale Youtube programmi e singole interviste. I social, infine, rappresentano un canale diretto e immediato di comunicazione con i nostri lettori e telespettatori, che forniscono feedback in tempo reale di quanto trasmettiamo e postiamo.

Che obiettivi vi siete posti per il 2023?

Questo è un anno storico per Telebari: il 19 aprile festeggeremo i 50 anni di vita e saremo i primi in Italia a tagliare questo traguardo. Ma naturalmente non viviamo di ricordi e siamo quantomai proiettati verso un futuro che ci deve vedere protagonisti. Senza dimenticare il nostro passato e soprattutto il messaggio lanciato dal fondatore di Telebari, Orfeo Mazzitelli, e della sua visione ancora oggi di grande attualità. Lo spirito dell’emittente è rimasto quello di mezzo secolo fa, ma le idee sono in continuo movimento. Per la nostra utenza ci saranno tante sorpresa. Di sicuro copriremo sempre di più il territorio barese, fornendo un’informazione puntale e precisa. Ma naturalmente con la nostra rete di collaboratori forniremo un’informazione sempre più capillare e attenta in tutta la Puglia e la Basilicata, le nostre due regioni di riferimento.

Qual è il vostro futuro?

Potenziare i nostri mezzi, con una Telebari sempre più forte ed una Radiobari in continua espansione territoriale. Rafforzeremo ulteriormente la nostra presenza sul web, dove i dati in continua crescita già dicono che siamo ormai una realtà per tutto il territorio. Tra gli obiettivi c’è anche quello di organizzare sempre più eventi all’esterno: le esperienza di successo del Cantatour e di Ambientarti ci dicono che anche questa è una strada da percorrere con sempre più entusiasmo.

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