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Leo Colacicco: prima ingegneria poi la (sua) moda

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Leo Colacicco

Leo Colacicco ha creato il brand LC23, presente in 30 boutique nel mondo. Collabora con grandi marchi internazionali ma benedice la decisione di aprire il suo monomarca a Gioia del Colle

Gioia del Colle, Bari. Dirimpetto alla facciata della Chiesa di Santa Lucia, alla sinistra del sagrato, si è subito catturati dall’esplosione di colori in vetrina della boutique all’angolo, che immediatamente incuriosisce. L’insegna a bandiera segnala: LC23.

“LC sono le iniziali del mio nome e cognome e il 23 è il mio numero. È sempre stato ricorrente nella mia vita in vari ambiti, non solo uno in particolare. Fa davvero parte di me”.

Leo Colacicco lc23

Parla Leo Colacicco, classe 1980, fondatore di LC23, uno dei brand più interessanti attivi sulla passerella del Made in Puglia, rivenduto da ben trenta boutique in tutto il mondo.

Leo Colacicco lc23

Ma il gioiello del founder rimane sempre Spazio LC23 su via Roma, unica boutique monomarca nella sua Gioia del Colle, che non ha mai voluto lasciare nonostante una breve parentesi a Milano dove ha studiato Ingegneria Gestionale e lavorato da Yoox. Niente da fare, le sue radici lo rimportavano a casa dove da piccolo si incantava di fronte al lavoro della madre che confezionava camice su misura di scuola napoletana. Da Dicembre 2010 ha dato vita al suo marchio, il suo universo, il suo mondo: dalle maestranze produttrici dei paesi limitrofi che visita ogni giorno alla guida del suo fiorino (la produzione è Made in Puglia all’80%, il resto è Made in Italy) alla community che si è formata attorno alla boutique, divenuta un luogo condiviso, una piazza di dimensioni domestiche, sempre pronta ad accogliere i clienti che arrivano da lontano. Qui si respira l’autentico Dna del brand: un maniera moderna di vivere e raccontare la Puglia che qui diventa Pugliawood, partendo dall’estetica dei colori sgargianti che strizzano l’occhio al pop e allo streetwear miscelata al lifestyle da “Vita Lenta” con i pomodori appesi e la pasta al forno in spiaggia: Portami al Sud, portami al mare, fammi sognare.

LC23 veste tutti, dai più giovani agli agé, spaziando dai completi più formali che non rinunciano alla personalità a t-shirt, camicie, pantaloni, capispalla, scarpe e calzini brandizzati. Tutto unisex.

Leo Colacicco lc23

“Benedico sempre il giorno in cui ho aperto il negozio, mi ha permesso realmente di conoscere il mio cliente” dice Colacicco, inizialmente partito solo con l’online. Come faceva una giovanissima Alberta Ferretti nella sua boutique Jolly Shop a Cattolica, anche lui nel contatto diretto con il cliente è riuscito ad aggiustare il tiro delle sue collezioni, dando non quello che la gente vuole ma quello che ancora non sa di volere, 127 sempre attingendo dal suo gusto personale: “Metto in collezione quello che vorrei avere nel mio armadio”.

Leo Colacicco lc23

La rapidissima ascesa firmata LC23 sta conquistando il mercato mondiale grazie anche a collaborazioni di prestigio, vera passione del founder e cosa rarissima per un brand emergente: la prima con Puma nel 2016 poi Umbro UK, Diadora, Briko, Kappa con le maglie del Bari, una poltrona con K-Way, un paio di Nike ricoperte di uncinetto per Stockx e da pochi mesi una collaborazione di scarpe con Clarks.

Leo Colacicco lc23

Tutte le strade portano al Sud. La sua collezione però la presenta ogni anno a Parigi e predilige il mercato estero. “In Italia non si è trattati degnamente” decreta l’enfant terrible di Gioia del Colle, che al di là di orecchiette, trulli e pasticciotti sta ridisegnando un’immagine della Puglia autentica ma proiettata nel futuro. Tutta da indossare.

 

Testo di Luca Caputo

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