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Giuseppe d’Asta: street Artist per il sociale

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Giuseppe d’Asta: «Non è solo questione di decoro. Il muralismo è un movimento pittorico concepito per lanciare un messaggio alla collettività e per svolgere attività sociale e finalità didattiche»

La riqualificazione urbana passa attraverso i muri che si tingono dei sogni, del talento creativo e dall’esperienza tecnica di Giuseppe d’Asta. Nato a Bari nel 1976, la giovane promessa della Street Art, si laureò a Venezia in conservazione dei beni culturali presso Cà Foscari nel 2003. «Non è solo una questione di decoro», dichiara l’artista: «Il Muralismo è un movimento pittorico concepito per lanciare un messaggio alla collettività ed anche per svolgere attività per il sociale a finalità didattica».

La sua produzione, iniziata non pochi anni fa, ha avuto un’ascesa tale che è passata, in breve tempo, dal creare pensando in piccolo al pensare in grande. Come illustratore per l’editoria ha avuto modo di dedicare il suo estro alla raffigurazione di Bari rappresentandola con il suo stile distintivo. Dal 2013 al 2021 è stato tra i fondatori del collettivo d’illustratori denominato “La Puglia Racconta, tra testo e immagine” – cui prese parte anche lo scrivente con l’incarico di curatore del gruppo degli scrittori – . Le opere di Giuseppe, inerenti la carriera d’illustratore, hanno valicato i confini pugliesi giungendo in Lombardia a Cernobbio, presso villa Bernasconi, per l’iniziativa “Woman innovation” e in Polonia a Danzica, nel Centro di Cultura del Mar Baltico, per la mostra “Fox spirit. Fox charm”. Iniziò a occuparsi di Street Art dal 2017 e debuttò nel 2019, con il gruppo di volontari Retake Bari, con l’opera intitolata “I Miti del mare, Marea” commissionata per i muri della scuola I.C. Modugno/ Mazzini di Bari.

Nel “Giardino Condiviso” della scuola Marconi, usato per serate cinematografiche, prese forma dai suoi pennelli, (per l’avviso pubblico “Rigenerazioni Creative”), l’immagine di Fellini (iniziativa a cura dell’APS Genitori Marconi). Fu in questa circostanza che il regista Alessandro Piva scelse di collocare l’artista e il murale in un cortometraggio, per la candidatura della città di Bari nel 2022 come Capitale Italiana della Cultura, nella sequenza di volti dei protagonisti e comparse, che con il loro impegno valorizzano e caratterizzano la città.

«Piva mi selezionò perché ero stato riconosciuto come un artista inconsueto che ha fatto della sua arte un forte strumento di comunicazione e innovazione sociale e di educazione alla cittadinanza attiva per la città di Bari», rammenta d’Asta.

La Street Art di Giuseppe è visibile sulla rampa del sottovia Sant’Antonio, dove ha eseguito lo scorso anno,– nell’ambito della campagna nazionale antidiscriminazione, per l’apertura del centro di ascolto UNAR dell’Assessorato Welfare e in partenariato con la coop. Medihospes – un’opera con le sembianze di Raffaella Carrà; la conduttrice poliedrica divenuta icona per la parità dei sessi e contro le discriminazioni.

Tale iconografia, in quest’anno, è stata riproposta in una mostra dal titolo “Raffaella, Icona dell’arte”. L’opera, in formato ridotto, è stata esposta presso il Museo Civico assieme ad altre immagini provenienti da varie nazioni.

Presso villa Artemisia, a Santo Spirito, edificio requisito alla mafia, ha trovato
spazio un’opera stile art déco con soggetto ispirato all’attuale attività ricettiva gestita dalla coop. sociale CAPS.

Nel quartiere San Paolo il messaggio “no al bullismo” è affidato alla favola scaturita dalla sensibilità e dall’attività curata da Giuseppe coadiuvato da dieci alunni del “Laboratorio di Street Art” del Servizio Socio Educativo del Municipio III. Attività analoghe sono state svolte presso: la scuola elementare Massari/Galilei, le medie Giovanni/Modugno e Grimaldi/ Lombardi.

Presso il mercato del quartiere San Girolamo, invece, sono stati rappresentati: il treno a vapore Bari-Barletta soprannominato “La Ciclatera”, Magellano il celebre navigatore e l’opera “Oceano in testa”. Quest’ultima fa parte dell’iniziativa nazionale l’Oceano e il Clima a cura di Worldrise onlus per sensibilizzare la comunità sulla0salvaguardia dell’ambiente marino.

In conclusione d’Asta afferma:

«Amo definirmi un “illustratore di strada” e conduco con competenza percorsi di progettazione partecipata in arte pubblica per enti pubblici e privati».

Per vedere le sue opere potrete visitare il sito www.giuseppedasta.it

Testo di Mariano Argentieri
Foto tratta dal corto di A. Piva “La cultura vien dal mare”

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