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Giovanni De Blasio racconta Epoca Collection

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giovanni de blasio

Giovanni De Blasio: «Siamo ad un punto di svolta. Dobbiamo capire cosa vogliamo fare da grandi»

Promuovere un vero e proprio stile di vita, una nuova epoca dell’ospitalità: è questo l’obbiettivo di Epoca Collection, l’azienda costituita dal fasanese Giovanni De Blasio con i suoi due soci soci Axel Harari e Benjamin Luzuy.

«Faremo tutto questo partendo dai nostri valori fondanti: la cura delle persone, la sostenibilità ambientale, l’innovazione tecnologica, l’autenticità e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, con servizi ed esperienze di altissimo livello, su misura per i nostri clienti. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita delle persone attraverso la consapevolezza», Epoca Collection nasce dalla passione per il turismo e i viaggi.

«Siamo una società che gestisce boutique hotels e ville private di lusso, partendo dalla Puglia e puntando al mondo intero. Crediamo fortemente in questo progetto e nel prodotto Puglia ed è per questo che non ci limitiamo
a gestire: con i miei soci, che hanno creduto da subito nelle potenzialità del territorio, abbiamo acquistato due strutture, Palazzo Lecce, nel centro storico di Lecce, e Masseria San Giovanni, a Montalbano di Fasano. Abbiamo in programma ulteriori investimenti a breve termine.

palazzo lecce

Il nostro team vanta un’esperienza ultra ventennale nel settore dell’hospitality di lusso internazionale, con il vantaggio di essere pugliesi e quindi ben radicati sul territorio. Vogliamo che Epoca rappresenti il trait d’union delle eccellenze pugliesi, a beneficio del brand Puglia in generale e degli ospiti che vengono a scoprire questa terra meravigliosa».

De Blasio è un imprenditore appassionato di turismo e di relazioni umane. Nato in Puglia, si è formato al Nord tra Bologna, Milano e Bristol. Laureato in Giurisprudenza, Master in Bocconi in Organizzazione e anche un master MBA con Intesa San Paolo, ha lavorato nel comparto turistico di lusso per circa 10 anni prima di avviare alcune attività in proprio tra cui Epoca, di cui è Ceo.

«Sono fermamente convinto che l’unica via per creare valore nella vita sia il
lavoro di squadra e l’unione delle persone».

Come se la passa il settore turistico pugliese e che estate si prevede?

Siamo in un momento storico molto importante del nostro percorso di crescita: dobbiamo capire cosa vogliamo fare da grandi. Si prevede un’ottima
stagione ma è necessario creare un modello di sviluppo sostenibile sul lungo periodo.

L’assenza dei turisti russi è un danno grave?

Non per il nostro gruppo, ma sicuramente alcune località e segmenti stanno risentendo in modo significativo la mancanza di clientela russa.

Perché ha deciso di puntare sulla fascia alta di mercato?

Perché sono convinto che quella sia la direzione futura. Quella con le maggiori prospettive di crescita e quella che ci consentirà di qualificare l’offerta del comparto pugliese secondo standard qualitativi ben precisi e servizi. Se
imbocchiamo quella strada, attraverso un intenso dialogo tra pubblico e operatori privati, abbiamo delle opportunità di sviluppo economico-occupazionale molto importanti.

Quanto è importante avere dei soci stranieri?

È fondamentale, poiché mi consente di misurarmi costantemente con modelli
culturali e di business diversi che rappresentano per noi crescita e apertura mentale.

Cosa chiede il turista di fascia alta?

Servizi di alto livello ed esperienze uniche. La personalizzazione del soggiorno è alla base del successo.

palazzo lecce

In quale zone della Puglia ritiene che ci sia ancora molto da fare e migliorare?

Penso che il Salento abbia un potenziale incredibile ancora poco espresso per mancanza di servizi e infrastrutture. Sul versante ionico, invece, la riqualificazione di Taranto sarà un passaggio fondamentale.

In cosa bisogna migliorare ancora?

C’è tantissimo da migliorare. Intanto dobbiamo fare rete, essere cittadini del mondo e liberarci da una certa mentalità provinciale che fa da tappo allo sviluppo. Poi dobbiamo creare servizi, infrastrutture e soprattutto lavorare con determinazione al progetto della Puglia 365 giorni l’anno. E servono eventi importanti in bassa stagione.

Ci anticipa qualcosa del suo progetto di Academy?

Crediamo fortemente nella formazione e mai come in questo momento storico abbiamo bisogno di offrire modelli didattici innovativi, che curino le cosiddette “soft skills” oltre che le competenze tecniche. Serve ripartire dai
valori. Dal senso di responsabilità, di onestà e generosità. Dalla cultura economica e imprenditoriale, che sono fondamentali per rendere i ragazzi liberi di decidere del proprio destino. A tal fine, nel 2024, saremo pronti con
la nostra Academy, affinché possa essere uno strumento concreto per i professionisti di domani.

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