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GAME CHANGERS – MARIO CONFALONE

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Villa Carafra, Mario Confalone

Per Aspera ad Astra : segui il cuore con la sala ricevimenti Villa Carafa

Villa Carafa non può essere definita una sala ricevimenti. Non nel senso tradizionale del termine, o nel senso in cui siamo abituati ad immaginarla. Sembra piuttosto la Cinecittà del matrimonio: una serie di “set” realizzati all’interno dell’immenso parco dell’antica dimora situata ai piedi del monte Carafa, divenuta negli anni la più incredibile location per matrimoni, eventi aziendali, meeting e congressi, party privati. Le sale infatti sono in grado di soddisfare qualsiasi gusto: moderno o classico, semplice o estroso, mediterraneo o arabeggiante, in mezzo alla natura o in sale storiche, c’è davvero di tutto. Ma c’è anche di più. Come per esempio la possibilità di vedere su maxischermi come saranno impiattate le portate che vengono scelte per il proprio menù, e addirittura comparare due o tre tipi di impiattamento. Si possono scegliere (vedendole dal vivo) anche le mise and place dei tavoli, le decorazioni di tavoli e ambienti. Villa Carafa è anche casa comunale: vi si può svolgere la cerimonia civile a tutti gli effetti in una cornice suggestiva. Immersi nella natura e baciati dal sole, o avvolti da architetture classiche e giardini, in un fascino d’altri tempi, in ogni caso Villa Carafa regalerà un’atmosfera indimenticabile al ricevimento grazie anche agli allestimenti personalizzabili. In un simile contesto da mille e una notte, anche la cucina è ovviamente all’altezza della situazione e la sua filosofia si può riassumere in cinque parole: sinergia, passione, eleganza, ricerca e tradizione. L’armonia nella preparazione e nella presentazione dei sapori fa sì che eleganti pietanze rendano speciale ogni banchetto. La cura dei dettagli dà vita a sapori raffinati, capaci di stupire ogni palato. Ogni cosa è preparata in casa ed è davvero sorprendente la possibilità di scelta tra i vari piatti, dagli antipasti alla pasticceria, e perfino per la torta nuziale c’è una tale varietà di scelta che sarà difficile decidere il modello preferito. Stesso discorso per la selezione dei grandi vini e delle birre artigianali che possono accompagnare ogni portata, così come dei distillati e dei sigari, un lusso che ci si può concedere in occasioni indimenticabili. Villa Carafa dispone inoltre di 12 camere, sei all’interno della struttura e altre sei in un resort, il Montecarafa Resort, dotato di una piscina immersa in un paesaggio spettacolare.

“Per Aspera ad Astra : per le vie tortuose si raggiungono le stelle”

A che ora inizia a lavorare?

La struttura è sempre in movimento tra preparazione, servizio, manutenzione e pulizie. Siamo tre fratelli con sette figli inseriti in vari reparti dell’azienda e quindi copriamo a rotazione circa 20 ore della giornata.

A che ora stacca?

Dipende da che ora finiscono i matrimoni ma solitamente non torniamo a casa prima delle 12.

Meglio un master o l’esperienza sul campo?

Meglio “saper fare” prima di tutto : quindi l’esperienza è un corredo cromosomico aziendale. Investiamo comunque in formazione a tutto tondo in azienda con Carafa Academy.

Con che stile dirige la sua azienda?

La nostra è una grande famiglia e quindi lo stile è di tipo patriarcale. Anche se siamo prossimi ad un cambio generazionale di mentalità e operatività.

Qual è il suo motto?

Per Aspera ad Astra: ossia per le vie tortuose si raggiungono le stelle.

Qual è la parola in cui più si identifica?

Pragmatismo.

In cosa pensa di essere stato innovativo?

Eravamo fotografi nel mondo del matrimonio e quindi abbiamo raggiunto esperienza indiretta girando diverse strutture ricettive. Avevamo notato che c’erano delle peculiarità non espresse nel mondo del matrimonio. E abbiamo reso il matrimonio “dinamico”, svolgendolo in diverse ambientazioni.

Quando ha capito che la sua idea imprenditoriale stava funzionando?

Quando abbiamo visto la risposta sul mercato da parte dei clienti, che non cercavano più solo il format “sala ricevimenti”.

Villa Carafa

Ha letto libri di management? Quali consiglierebbe?

Non siamo stati introdotti alla lettura di libri di management. Consiglio comunque di leggere qualsiasi libro piaccia poichè fortifica la cultura personale.

La chiave del suo successo?

Essere sempre presenti su tutti i fronti. I processi produttivi sono incardinati sulla fiducia. Del cliente, dei fornitori e dei collaboratori: bisogna costantemente evitare che la fiducia venga meno a causa di un calo di attenzione nel lavoro.

Ha mai fallito un obiettivo (o chiuso un’azienda)? Cosa le ha insegnato il fallimento?

Nella vita lavorativa una volta abbiamo fatto una società con una persona che avevamo valutato competente tecnicamente ma non si è rivelata corretta a livello umano. Da allora abbiamo capito che le società si fondano su una condivisione di interessi e di etica.

Di chi si fida, a chi chiede consigli?

Sicuramente siamo abituati ad ascoltare noi stessi prima di tutto. Il nostro io interiore ci pone nella sfida quotidiana di sentire fluire l’energia lavorativa. Abbiamo consulenti ma tendiamo a sentire spesso il nostro istinto.

Qual è la parte più difficile del suo lavoro?

La gestione del personale.

Quanto contano i mercati internazionali per la sua azienda?

Per il momento i matrimoni esteri sono una chimera: ci affascinano, ma i potenziali clienti vengono nelle nostre terre della Puglia di Federico II ma trovano pochi servizi sulla mobilità e un’offerta di ospitalità disarticolata. Ci piacerebbe fare in modo che il territorio cresca in maniera sinergica a questa richiesta.

Fa bene un suo dipendente a non essere d’accordo con lei?

Sicuramente. In ogni famiglia ci sono disaccordi. Sono punti di vista che nascono da esigenze o esperienze differenti. La cosa importante è avere rispetto.

La sua azienda supporta la comunità locale? Come?

Cerchiamo di offrire posti di lavoro e compriamo la maggior parte del materiale da aziende locali. Abbiamo donato defibrillatori e investiamo sulla cultura del territorio.

Ha mai diversificato gli investimenti puntando su altri settori economici?

No e ce ne siamo resi conto quando il Covid ci ha bloccati.

Come usa il web e i social per far crescere la sua azienda?

Abbiamo creato un sito e una strategia social per far conoscere la struttura. Anche se ci rendiamo conto che dopo aver visitato la nostra struttura molti ci dicono che la realtà supera di gran lunga la descrizione delle foto e dei video. Un cliente una volta ci disse che il virtuale è riduttivo. Sentenziò: “Villa Carafa: se la vedi con i tuoi occhi ti innamori”.

Com’è cambiato, negli ultimi 10 anni, il settore in cui opera? E secondo lei cosa potrebbe cambiare ancora?

Il matrimonio in Puglia è una festa di tradizioni. Ma con il cambio generazionale molte esigenze muteranno. Sicuramente ci sarà un decremento di ospiti e un cambio delle tempistiche del ricevimento: meno tempo a tavola e più tempo al divertimento.

Cosa migliorerebbe della sua azienda?

Punteremo sulle procedure operative mantenendo lo stile di conduzione familiare.

Qual è il suo sogno nel cassetto?

Avere più tempo da dedicare a se stessi e alla famiglia.

I suoi figli porteranno avanti l’azienda?

Sono già dentro l’azienda e mi auguro che possano realizzare i loro sogni impegnandosi al meglio.

Villa Carafa

Ha mai investito in una startup creata da giovani imprenditori?

Vogliamo creare Villa Carafa Lab: un laboratorio di idee in cui si possano realizzare le migliori idee.

Dia un consiglio a un giovane che decide di avviare una sua azienda.

Puntare sull’entusiasmo ed avere voglia di mettersi in gioco.

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