E-commerce e dropshipping online con Yakkyo SpA
La mission di Yakkyo SpA è chiara e diretta: automatizzare l’ecommerce. Abbiamo coltivato un progetto di ampio respiro ossia quello di semplificare e automatizzare il processo di acquisto e spedizione di prodotti provenienti dalla Cina. Ciò permette ai nostri clienti di concentrarsi su ciò che fanno meglio, ossia vendere e dedicarsi alle attività di marketing. Lo facciamo con due linee di business. La prima è Yakkyofy.com: una piattaforma proprietaria completamente automatizzata che si occupa, per conto dei propri clienti (titolari di ecommerce), della fase di approvvigionamento, stoccaggio e logistica di beni dalla Cina in tutto il mondo sia attraverso il dropshipping che l’ingrosso. La seconda è PandaRocket.ai, una suite di intelligenza artificiale che aiuta i proprietari di negozi online a scoprire prodotti vincenti, analizzare recensioni ed automatizzare le campagne pubblicitarie.
Ultimo fatturato: 6,5 Milioni – Ebitda 1 Milione
Dipendenti: 17, oltre a 25 collaboratori tra Italia, Cina, Albania e Kossovo
“Se visualizzi un obiettivo riuscirai a raggiungerlo. Non importa quanti ostacoli troverai sul percorso.”
A che ora inizia a lavorare?
Dedico le prime due ore del mattino alla corsa, poi leggo un po’ di news sui vari social ed i messaggi della mia cofounder che gestisce il team in Cina. Arrivo in ufficio per le 9.
A che ora stacca?
In realtà mai, esco dall’ufficio tra le 18 e le 19 e dopo cena mi dedico a trovare nuove fonti di ispirazione per il nostro business. Weekend inclusi.
Meglio un master o l’esperienza sul campo?
Ritengo siano complementari.
Con che stile dirige la sua azienda?
Con uno stile innovativo ed orientato ai dati: ogni idea è valida se supera i test.
Qual è il suo motto?
Il motto di Yakkyo è “You run ads, we power your store”. Il mio invece è che se visualizzi un obiettivo riuscirai a raggiungerlo, non importa quanti ostacoli troverai sul percorso.
Qual è la parola in cui più si identifica?
Innovazione ed automazione.
In cosa pensa di essere stato innovativo?
Introdurre tecnologia in un settore complesso, spesso anticipando i tempi e creandola dove non era presente, che permettesse di automatizzare tanti processi.
Quando ha capito che la sua idea imprenditoriale stava funzionando?
Attraverso il feedback positivo dei clienti e la crescita sostenuta di Yakkyofy nel tempo. Il tutto è nato da una richiesta di un amico che mi chiedeva di aiutarlo nel sourcing dalla Cina.
Ha letto libri di management? Quali consiglierebbe?
“High Output Management” di Andrew S. Grove in cui l’autore condivide lezioni tratte dalla sua carriera ed esperienza come Ceo di Intel, insegnando come gestire team, strutturare organizzazioni, supervisionare, reclutare e molto altro. Il libro sottolinea che l’output di un manager dovrebbe essere misurato in base a quanto output la sua organizzazione e qualsiasi team vicino che influenza produce. E per restare in Italia i libri di Paolo Ruggeri tra cui “I nuovi condottieri”.
La chiave del suo successo?
Da un lato aver anticipato le innovazioni, ma un grosso merito va alla resilienza ed alla perseveranza. Oltre ad una lunga serie di porte in faccia che “allenano tantissimo”.
Ha mai fallito un obiettivo (o chiuso un’azienda)? Cosa le ha insegnato il fallimento?
Si, non bisogna mai innamorarsi della propria idea e come insegnano gli americani vale tantissimo il concetto di “Fail Fast”, che incoraggia la rapida identificazione di errori o fallimenti
Di chi si fida, a chi chiede consigli?
Ho una ristretta cerchia rete di mentori che ho voluto anche nel consiglio di amministrazione. La prima persona con cui mi confronto è la mia cofounder Carol Hsiao.
Qual è la parte più difficile del suo lavoro?
Oltre alle sfide quotidiane fisiologiche del modello di business che comprende una lunga supply chain (sourcing, cross-border logistics, orders fulfillment e warehouse management) e strumenti di MarTech integrati, sicuramente sono da considerare la gestione delle aspettative dei clienti e l’adattamento alle evoluzioni tecnologiche
Quanto contano i mercati internazionali per la sua azienda? Come si occupa dell’export?
Direi tantissimo, anche se noi non ci occupiamo di export ma di semplificare il processo di acquisto di prodotti in Cina e spedizione in tutto il mondo. Finora abbiamo spedito in circa 100 nazioni. Abbiamo una clientela per il 60% internazionale e per il 40% italiana.
Fa bene un suo dipendente a non essere d’accordo con lei?
È sicuramente benefico avere dipendenti che sfidano le idee e apportano diverse prospettive, contribuendo a una cultura aziendale di crescita e apprendimento continuo.
La sua azienda supporta la comunità locale? Come?
Oltre all’impatto occupazionale creato con la sede di Casamassima abbiamo siglato un accordo con la LUM per stage formativi ed abbiamo in programma di realizzare degli “hackathon” in ambito martech ed AI. Diamo anche molto peso al piano d’azione ESG, in modo particolare con supporto e promozione dello sviluppo delle competenze, corsi di formazione, work life balance e welfare aziendale, salute e sicurezza sul lavoro, progetto family&friends finanziato dalla Regione Puglia (lavoro agile).
Ha mai diversificato gli investimenti puntando su altri settori economici?
Personalmente sono un appassionato di bitcoin ed ho iniziato a fare mining nel 2012. A livello aziendale, a parte qualche investimento finanziario finalizzato alla gestione della tesoreria, preferiamo restare concentrati sul nostro settore per dare il massimo commitment.
Come usa il web e i social per far crescere la sua azienda?
Sono una parte integrante della nostra strategia di marketing. Basti pensare che i canali utilizzati dai nostri clienti per vendere i prodotti sono in ordine di importanza Meta, Google e Tik Tok.
Com’è cambiato, negli ultimi 10 anni, il settore in cui opera? E secondo lei cosa potrebbe cambiare ancora?
Per molti anni a parte l’introduzione di qualche nuovo servizio e la nostra spasmodica ricerca di automazione dei processi il nostro settore non ha visto cambiamenti epocali fino all’esplosione dell’AI che è un game changer.
Cosa migliorerebbe della sua azienda?
Un aspetto sul quale mi sto concentrando nell’anno in corso è il rafforzamento e miglioramento qualitativo del team, cercando di coinvolgere collaboratori che condividano le stesse mete. Nel contempo, mi sto adoperando per managerializzare l’azienda quanto più possibile con l’intento di mantenerla snella e veloce, sempre con il mindset da startup, per adattarsi alle mutate esigenze dei mercati e alle necessità dei clienti.
Qual è il suo sogno nel cassetto?
La nostra vision è diventare leader nel dropshipping con l’utilizzo dell’AI, attualmente siamo first mover con la suite Pandarocket.ai verticale per drop- shipping ed e-commerce, aiutando sempre più imprenditori a realizzare i loro sogni.
I suoi figli porteranno avanti l’azienda?
Attualmente stanno facendo “gavetta” in azienda ed in misura diversa sono tutti interessati al settore e-commerce.
Ha mai investito in una startup creata da giovani imprenditori? Lo farebbe? A quali condizioni?
Lo scorso anno abbiamo investito in una startup innovativa attiva nella creazione di contenuti per le nuove generazioni “Creationdose”. Attualmente siamo in fase di scouting per operazioni di M&A. Con gli altri membri del CdA stiamo valutando la possibilità di realizzare una sorta di boutique sartoriale per trasferire, senza richiedere fee anticipate, a startup di valore il nostro know-how. Requisito è la “pugliesità” delle startup come lo sono i mentor.
Dia un consiglio a un giovane che decide di avviare una sua azienda.
I principi che applico personalmente sono: curiosità, tecnologia e innovazione, ascolto del cliente, resilienza, perseveranza e saggia gestione finanziaria. Occorre dedicare tempo alla ricerca di mercato, all’acquisizione di nuove competenze e all’aggiornamento sulle ultime tendenze del settore. L’adozione di una mentalità volta al continuo apprendimento ti aiuta a rimanere competitivo e ad adattarti ai cambiamenti del mercato. Sfrutta la tecnologia e l’innovazione per ottimizzare e automatizzare i processi aziendali. Le soluzioni che abbiamo introdotto attraverso Yakkyofy e PandaRocket, sono esempi di come la tecnologia può essere utilizzata per risolvere problemi specifici e creare valore per i clienti. Poi ascolta attentamente il feedback dei tuoi clienti e sii pronto a fare integrazioni sul tuo prodotto o servizio in base a quel feedback. La soddisfazione del cliente è centrale per la crescita e la reputazione dell’azienda. La resilienza e la perseveranza sono essenziali per superare i momenti difficili e continuare a spingere l’azienda verso il successo. Infine, avere una gestione finanziaria solida è fondamentale per la sostenibilità e la crescita della tua azienda, cercando di dare poca importanza alle vanity metrics.
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