Personaggi

8 e mezzo: le nuove forme del marmo

0
8 e mezzo Antonella Azzollini

Con suo padre e suo fratello, Antonella Azzollini ha dato vita al brand “8 e Mezzo”: crea oggetti di design dagli scarti delle pietre lavorate. La sua è una incredibile storia di partenza e ritorno, di imprenditoria femminile, innovazione di prodotto e sostenibilità ambientale

A Trani, città di marmi e marmisti, c’è qualcuno che sta portando avanti un
esperimento molto interessante, che prova a portare il marmo in tavolo sotto forme e colori diverse dall’ordinario. La mente di questa bella novità è Antonella Azzollini, 42enne, che è riuscita a coinvolgere in questa sfida il fratello Gianfranco (46 anni) e perfino il padre Nicola, che ha 83 anni, lavora da più di 60 anni e non si è ancora stancato di mettere le mani sulle pietre e nella polvere bianca.

Del resto, ammette Antonella, «ancora oggi è lui a darci il ritmo. Ci ha trasmesso la passione per questo mondo. E se devo pensare ad una persona appassionata del suo lavoro, il primo nome che mi viene in mente è il suo». Dopo la laurea in Comunicazione Internazionale a Perugia e il master in Marketing e Comunicazione a Milano, Antonella Azzollini entra in azienda, poi per cinque anni va a lavorare in studi di Architettura Internazionali a Londra, occupandosi di business development, che è quello che già faceva nell’impresa di famiglia e che fa ancora oggi. Due anni e mezzo fa l’idea di fare qualcosa di nuovo e di diverso. «Nel novembre 2020, nel nostro dolce far niente del periodo pandemico, ho dato vita ad una idea che avevo in mente da tempo, quella del riciclo dei materiali di scarto. Anche se alcuni pezzi di marmo sono così belli che chiamarli materiali di scarto è davvero un crimine. Il primo oggetto a prendere forma e vita è il poggiaposate, che è lungo 8 centimetri e mezzo e dà il nome al nuovo brand, appunto “8 e Mezzo”.

8 e mezzo trani

«In realtà il nome faceva riferimento anche al celebre film di Fellini e alla bellezza del Made in Italy, dunque ci sembrava un nome davvero azzeccato». Poi sono nate le idee dello svuotatasche, i vassoi, i bicchieri, i cestini per il pane, il sushi set, le ciotole.

«8 e Mezzo è stata l’isola felice nel nostro lockdown e soprattutto ha divertito tre generazioni diverse, la mia, quella di papà e quella di mio fratello, anche se io e lui ci passiamo pochissimi anni».

Quello della famiglia Azzollini è un progetto sostenibile, che parte dagli scarti di produzione e utilizza macchinari non inquinanti. Anche i materiali di imballaggio sono sostenibili, perfino la shopper. «E anche durante la produzione cerchiamo di evitare forme troppo complicate, proprio per evitare ulteriori sprechi sia di materia prima che di energia. Insomma, ogni produzione è pensata con l’obiettivo di realizzare oggetti belli, sprecando sempre meno.

Antonella ha finito con l’occuparsi non soltanto di sviluppo del business ma
di molto altro: il design, il packaging, la ricerca dei clienti (primi tra tutti i ristoranti), le forniture. «Sono arrivata persino a rifinire i pezzi di marmo con la levigatrice. È sicuramente un lavoro duro e più “sporco”, ma sono cose che mi danno soddisfazione, e poi fin quando si lavora non bisogna mai lamentarsi».

8 e mezzo

Il prossimo passo potrebbe essere quello della formazione: «Mi piacerebbe organizzare un workshop qui in azienda: far vedere alla gente cosa si può ricavare da un pezzettino di marmo».

Quella di Antonella è una storia di partenza e di ritorno, di innovazione (di prodotto e tecnologica), e di imprenditoria femminile. E se le si chiede se rimpiange il fatto di essere rientrata in Puglia, la risposta non lascia spazio a dubbi: «Mi piace conoscere gente e ascoltare le loro storie. Guadagno molto meno rispetto a quando stavo a Londra, ma amo ciò che faccio ora. Lo sento mio. E soprattutto faccio ciò che mi diverte e mi piace. Non avere un lavoro noioso è un grande vantaggio. Per quanto problematici possano essere, i sacrifici sono compensati da un processo creativo che mi dà molta benzina».

You may also like

More in Personaggi

Comments

Comments are closed.