Amazing Salento

Quarta Caffè – Il Brand Salentino

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Nato e cresciuto grazie alle intuizioni di Antonio Quarta, il marchio del caffé leccese si evolve e guarda al futuro, grazie alla quarta generazione (i fratelli Gaetano
e Edoardo) che investe in nuove tecnologie e negli specialty coffee

Circa 100 dipendenti, 2500 clienti, ogni anno importanti investimenti per la selezione e l’acquisto di materie prime. “Quarta Caffè” è una tra le più grandi torrefazioni italiane. E probabilmente è anche il brand salentino più conosciuto. Per dire: nei mesi scorsi, in occasione della settimana dei Prodotti Pugliesi promossi nel nord Italia, in appena due settimane sono state vendute 37.000 confezioni di caffè, perchè sui social era partito un tam-tam pazzesco tra i salentini emigrati al nord, che hanno preso d’assalto i supermercati per fare incetta del loro caffè preferito. Se non sei “popolare”, o per dirla come gli esperti di marketing se non godi di un’ottima “brand awareness”, quei numeri te li puoi scordare. L’azienda creata negli anni ‘50 da Antonio Quarta, un aviere che ebbe intuizioni imprenditoriali geniali, è oggi all’ennesimo passaggio generazionale, il quarto, con l’Antonio nipote del fondatore che “governa” l’azienda e lascia sempre più spazio ai figli Gaetano, 30 anni, in amministrazione, ed Edoardo, 27, in produzione. Proprio di questa delicata fase e del futuro che attende l’azienda abbiamo chiacchierato con Gaetano Quarta.

Come ci si prepara a prendere in mano le redini di un marchio così prestigioso?

Un importante imprenditore italiano come Giovanni Rana disse a suo figlio “tu comandi ed io governo”. Ho approfondito molto la tematica del cambio generazionale, un tema molto sentito, soprattutto in Italia, dove due aziende su tre non superano il passaggio generazionale. Gli studi di Economia mi hanno aiutato molto. Così come mi hanno aiutato gli scritti di Daniel Goleman, il primo a parlare di intelligenza emotiva e di quanto oggi essa abbia importanza, anche ben oltre le competenze di natura tecnica che si apprendono durante gli studi.

Sente di possedere le doti del leader?

Oggi la leadership è cambiata. Non è leader chi comanda e basta. È leader chi sa fare team-building, lavoro di squadra, confronto e aggiornamento continuo, chi sa far uscire il meglio dai propri collaboratori. E devo dire che in questo stiamo cercando di seguire il lavoro già intrapreso da mio padre, da mio nonno e da suo nonno.

Una eredità pesantissima.

Ognuno con le sue competenze e le sue intuizioni. Il nonno di papà riuscì a trasformare una piccola bottega artigianale, l’Avio Bar di Lecce, in un luogo d’incontro, e fu il primo a localizzare nella zona industriale (allora deserta) lo stabilimento produttivo. E infine fu l’inventore del caffè in ghiaccio, una trovata che servì a tenere alti i fatturati anche nei mesi estivi, quelli in cui si consumava meno caffè.

Con l’ingresso di papà Antonio invece le cose iniziano a cambiare…

Papà non è un self-made. Ha studiato a Roma, si è laureato alla Luiss in Economia e commercio. Con lui entrano in azienda figure molto più professionali e competenti, si inizia a stratificare l’azienda, con divisioni dei compiti e l’arrivo dei manager. Eppure il suo motto è sempre stato “innovare nella continuità”. Che è la linea che state seguendo anche voi figli, immagino? Certo. Ogni passo che facciamo tiene sempre presente chi siamo e da dove veniamo.

Quali novità avete introdotto?

Negli ultimi anni abbiamo investito in tecnologie e software. Manteniamo un’anima artigianale ma vogliamo avere una marcia in più. Abbiamo dato vita ad un nuovo laboratorio di ricerca e sviluppo gestito da Edoardo Quarta, immettendo nel mercato i nostri “specialty coffee” il “caffè gourmet”. Queste selezioni sono come i grandi Brunello di Montalcino nel mondo del vino: prodotti ricercati e di altissima qualità. Miscele studiate per altri metodo di estrazione come il caffè filtro.

Qui c’è la mano di suo fratello Edoardo…

La mano, gli studi, la passione… Inizialmente sognava di aprire una sua catena di ristorazione, poi ha iniziato a formarsi sul caffè, ha girato il mondo ed oggi è uno dei più giovani esperti italiani del settore.

E continuate ad opporvi alle capsule. Anche questa una decisione presa da papà.

Produciamo le cialde in carta filtro, naturale e biodegradabile al 100%. Mio padre è stato il pioniere della sostenibilità: vi prestava attenzione già 35 anni fa, quando nessuno ne parlava. E non lo faceva per ragioni di marketing, ma perché ci credeva davvero. Non ha mai voluto ingannare i clienti-consumatori. E noi ci comporteremo sempre in questo modo. Del resto abbiamo sempre investito nella qualità, cultura e sport. Produrre un prodotto di plastica fossile sarebbe stato un controsenso ecco perché non produrremo capsule fino a quando non verrà prodotto un packaging 100% compostabile e biodegradabile.

Qual è il vostro rapporto con l’e-commerce?

Abbiamo appena rinnovato il nostro shop-online edoquarta.it, che propone tutte le miscele in vari formati e anche dei gadget: in due click compri qualsiasi prodotto a marchio Quarta o Edo Quarta. È un modo per essere ancora più vicini ai nostri clienti, ovunque essi si trovino.

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