![\"alfonsina](\"https:\/\/www.amazingpuglia.com\/wp-content\/uploads\/2023\/08\/Russo-1-684x1024.jpg\")
<\/p>\nTra le ventidue colleghe, riesce a catturare l\u2019attenzione. Forse per le cromie del ritratto, dove i toni caldi dell\u2019architettura romana vengono contrastati dal velluto blu notte della blusa. O forse per l\u2019espressione, incorniciata dal biondo dei capelli, un po\u2019 da moderna Gioconda. O forse perch\u00e9 ha in mano proprio il suo lavoro: una cassetta bianca carica di reperti.<\/p>\n
Palazzo Reale di Milano, Marzo 2022. La mostra fotografica: \u2019\u2019Ritratte. Direttrici di musei italiani\u2019\u2019 di Gerald Bruneau celebra le custodi dei grandi tesori d\u2019arte del nostro paese. Il ritratto sopra descritto \u00e8 quello di Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo a Roma. Donna determinata e brillante, archeologa e professionista volitiva a capo di uno dei simboli dell\u2019Italia, la Direttrice Russo \u00e8 motivo d\u2019orgoglio per la Puglia, sua terra natale perch\u00e9 \u00e8 a Tricase che la sua famiglia possiede radici. La Puglia da cui \u00e8 partita \u00e8 anche la terra da cui tutto \u00e8 nato. Dalla vocazione, avvenuta da piccolissima nientemeno che in un museo pugliese difronte ad un fermaglio antico, in gita con la famiglia, agli studi svolti in parte a Lecce e ai primi passi al Museo Sigismondo Castromediano, sempre nel capoluogo salentino. “La cultura di una nazione risiede nei cuori e nell\u2019anima della sua gente” \u00e8 la sua
\nfrase preferita, come soleva ripetere il Mahatma Gandhi. Motto che ha fatto totalmente suo, dedicando la vita ad un lavoro che l\u2019ha portata a capo di
\nuna delle sette meraviglie del mondo moderno.<\/p>\n
Il Salento, per me, ha un significato particolare: lo considero il mio luogo del cuore che poi ha influenzato le mie scelte di vita. Una terra che \u00e8 un palinsesto di storia e monumenti, crocevia di culture tra Occidente e Oriente, con importanti testimonianze fin dalla preistoria, se consideriamo l\u2019affascinante Grotta dei Cervi di Porto Badisco, e poi Messapi, Greci, Romani, Bizantini. Mi sono appassionata all\u2019archeologia sin da quando i miei genitori, da bambina, mi portavano a visitare i musei e le aree archeologiche locali. Da queste esperienze, poi, ho deciso di approfondire studiando prima al liceo classico di Tricase, poi proseguendo con studi universitari di lettere classiche con indirizzo archeologico, infine con il dottorato e specializzazione in archeologia classica. E poi nell\u2019esperienza lavorativa, prima al Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, poi da funzionaria del Ministero della Cultura che all\u2019epoca si chiamava \u201cper i beni e le attivit\u00e0 culturali\u201d, poi come Soprintendente e ora Direttrice di un Istituto cos\u00ec importante, cos\u00ec articolato e
\nimpegnativo come il Parco archeologico del Colosseo.<\/p>\n
Negli ultimi dieci anni sono stati fatti passi da gigante. Tutto il sistema museale italiano \u00e8 stato riformato con la creazione di numerosi Istituti
\ndotati di autonomia sia scientifica che economico-finanziaria, come, sole per
\ncitarne alcuni, i Parchi archeologici del Colosseo e di Pompei, gli Uffizi a Firenze, il Mann a Napoli e il MarTa a Taranto. Questo ha consentito di avviare un profondo processo di rinnovamento che ha portato i Musei e la cultura in generale ad essere pi\u00f9 vicini ai cittadini con le numerose attivit\u00e0 di valorizzazione portate avanti dalle singole Istituzioni culturali. I Musei sono ora luoghi di condivisione di progetti di restauro, di esposizioni a livello nazionale e internazionale che rappresentano dei veri e propri laboratori culturali aperti alla nostra contemporaneit\u00e0 e al servizio di tutti i tipi di pubblico.<\/p>\n
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Le grandi innovazioni tecnologiche nel campo dell\u2019architettura romana: dagli ingegnosi architetti di Nerone, Severo e Celere, che le fonti descrivono come magistri et machinatores, poich\u00e9 progettarono e realizzarono una serie di marchingegni nella Domus Aurea, il monumentale palazzo dell\u2019Imperatore e una grande opera pubblica come il Colosseo, ampia tre ettari e costruita in soli 9 anni, dal 71 all\u201980 d.C., anno della sua inaugurazione sotto l\u2019imperatore Tito. Per non parlare di Apollodoro di Damasco, grande intellettuale e architetto di Traiano, che realizz\u00f2 la colonna traiana posta nell\u2019omonimo maestoso Foro. Un\u2019opera che, dopo secoli e secoli, \u00e8 arrivata intatta fino a noi per raccontare le gesta di Traiano che cre\u00f2 l\u2019impero pi\u00f9 grande della storia.<\/p>\n
Credo che i loro ideali siano assolutamente condivisibili, ma non le modalit\u00e0 di protesta, se queste compromettono i monumenti storico-artistici, testimonianza delle nostre radici e della nostra storia. \u00c8 come agire contro se stessi, perch\u00e9 il nostro patrimonio culturale \u00e8 il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro. La Terra sta davvero soffrendo e lo vediamo tutti i giorni, con eventi atmosferici di forte intensit\u00e0, che testimoniamo che il clima sta cambiando velocemente. E allora tutti dobbiamo agire nel nostro piccolo, contribuendo a contrastare, con le buone pratiche rivolte all\u2019ambiente, questo fenomeno. Ad esempio, al Parco archeologico del Colosseo abbiamo messo a punto un progetto denominato \u201cParco Green\u201d volto alla cura e alla manutenzione dei monumenti, alla cura del verde e della biodiversit\u00e0. Abbiamo da subito cercato partner che potessero valorizzare con noi questa idea. Coldiretti, per esempio, ci supporta nella cura dei 200 alberi di ulivo, dalla potatura, sino alla raccolta e alla produzione di olio extravergine, che non viene commercializzato, ma rappresenta un ulteriore veicolo di promozione di un’agricoltura, come quella laziale, di assoluta eccellenza. Anche le api sono importanti sentinelle per l’inquinamento e garanti della biodiversit\u00e0: per questo abbiamo delle arnie lungo il percorso naturalistico-archeologico del Palatino meridionale con la produzione di un miele davvero squisito, dal sentore di mirto e corbezzolo; anche questa \u00e8 un\u2019attivit\u00e0 che portiamo avanti in collaborazione con una associazione di produttori di miele, che organizza al Parco laboratori rivolti ai giovani e alle scuole. Altrettanto importante sono per noi le rose. Un altro progetto di cui sono molto fiera \u00e8, infatti, quello della Rosa Palatina. Abbiamo un bellissimo roseto, nato all’inizio del secolo scorso, che abbiamo ripristinato e valorizzato. Dai geni delle rose classiche (la rosa prenestina, la rosa gallica) abbiamo creato, grazie ad un ibridatore di fama internazionale, la rosa Augusta Palatina, a cui abbiamo dedicato anche un libro. E poi, stiamo per inaugurare il luogo delle lucciole! Lo faremo in una notte d’estate, ovviamente, penso in Agosto, mese dedicato proprio alle lucciole. Sar\u00e0 una serata in un contesto di grande suggestione, quello degli Horti Farnesiani sul Palatino.<\/p>\n
Sono convinta che luoghi come questi non debbano solo parlare con l\u2019antico ma anche con la contemporaneit\u00e0. Mi affascina molto il rapporto tra il Parco e la concezione del tempo, su cui abbiamo riflettuto interagendo con opere di arte contemporanea. Ad esempio, abbiamo ospitato recentemente giovani artisti con le loro installazioni, producendo eventi e mostre e parlando di Kronos, il tempo ciclico che tutto divora e di Kair\u00f2s, l\u2019attimo fuggente, il momento opportuno. Il tutto in un luogo come quello del Palatino, del Foro e del Colosseo, dove sembra che il Tempo sia sospeso, eterno.<\/p>\n
Alessandro Michele, all\u2019epoca Direttore creativo di Gucci, si dichiara \u201carcheologo delle cose a venire\u201d, ossia egli \u00e8 un anticipatore, un ricercatore di un sentire, di un modo di essere che sar\u00e0 quello del domani, egli scava nel futuro, come gli archeologi normalmente scavano nel passato. Per questo mi ha molto colpito pi\u00f9 di tanti altri personaggi con cui ho avuto a che fare in questi anni. Arte e moda costituiscono un binomio perfetto: due manifestazioni del genio umano in dialogo costante tra contaminazioni, sovrapposizioni e collaborazioni. Questi due mondi, evoluti in parallelo con la societ\u00e0, la cultura e l\u2019innovazione, si fronteggiano fin dall\u2019et\u00e0 antica, da quando gli artisti, per accentuare il realismo delle loro raffigurazioni, iniziano a rappresentare i soggetti abbigliati secondo i costumi dell\u2019epoca. Da sempre la moda \u00e8 in primo luogo una manifestazione della personale inclinazione per l\u2019estetica, esaltazione del desiderio di bellezza e di valore. Su questo tema stiamo lavorando con Sofia Gnoli per un prossimo, bellissimo progetto che coniuga moda e arte, ma questa sar\u00e0 un\u2019altra interessante storia da raccontare!<\/p>\n
Articolo di Luca Caputo<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Alfonsina Russo si \u00e8 appassionata all’archeologia fin da piccola, grazie ai genitori che la portavano a visitare musei e aree archeologiche del Salento. La direttrice del Parco archeologico del Colosseo parla dei suoi trascorsi in Puglia, dello stato della cultura italiana, delle proteste dei gruppi ambientalisti che prendono di mira i capolavori artistici e dei progetti in cantiere Tra le ventidue colleghe, riesce a catturare l\u2019attenzione. Forse per le cromie del ritratto, dove i toni caldi dell\u2019architettura romana vengono contrastati dal velluto blu notte della blusa. O forse per l\u2019espressione, incorniciata dal biondo dei capelli, un po\u2019 da moderna Gioconda. […]<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":8086,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[144],"tags":[],"yoast_head":"\n