Via Roma 32 è il B&B di charme in un palazzo storico di Ostuni
Da un’idea maturata durante il lockdown a febbraio 2020, quando tutta Italia fu costretta in casa dalla pandemia, il 12 febbraio 2022, nella suggestiva cornice di Ostuni, la Città Bianca, ha aperto le porte al pubblico Via Roma 32, a pochi passi dalla piazza dedicata al Santo patrono (Sant’Oronzo).
Ad accogliere turisti da ogni dove tre caratteristici appartamenti, ricavati in un palazzotto del XIX secolo, in pietra locale, costruito per volere di un benestante prelato ostunese, concepito per ospitare, al piano terra, il cavallo e lo stalliere, al primo piano, la servitù ed all’ultimo piano il proprietario. Negli anni passati il “palazzotto”, come amano chiamarlo ancora Mariantonietta e Nico, gli attuali proprietari, ha rappresentato per anni il fulcro della famiglia Tanzarella, la casa dei nonni, la tavola intorno alla quale ci si riuniva nelle “feste comandate” parenti e amici.
Oggi Via Roma 12 ospita tre caratteristiche location (“la Falegnameria” al piano terra, “la suite Tiffany” al primo piano e “la terrazza Zecchino” all’ultimo), finemente ristrutturate nel rispetto della tradizione, con caratteristiche volte a stella di candida pietra calcarea e complementi d’arredo in legno, rame, ottone amorevolmente sottratti all’oblio.
La Falegnameria di Via Roma 12 a Ostuni
Al piano terra è situato il primo dei tre appartamenti, la Falegnameria, che fino alla prima metà secolo scorso ospitava appunto la falegnameria del maestro Nicola Zecchino. Sul vecchio banco da lavoro, tuttora presente nella zona living, sono stati realizzati, con arte, maestria e dedizione, decine di mobili ed infissi. Oggi, sullo stesso banco, fa mostra di se una collezione di antiche bottiglie di vino, dalle etichette più blasonate a quelle più affini al territorio locale, tutte rinvenute nella cantina del palazzo scavata nella roccia.
Nel camino, dove un tempo si accendeva il fuoco, è ancora presente la pentola di rame in cui si scioglieva la colla da falegname, come pure il vecchi braciere di ottone al cui in terno si raccoglievano i carboni con cui maestro Nicola ed i suoi operai si riscaldavano durante l’inverno. Quella che attualmente è la stanza da bagno fu in gran parte scavata nella roccia e la cavità in cui attualmente si trova la grande vasca idromassaggio, fiore all’occhiello della struttura, rappresenta una porzione dell’originaria riserva idrica al servizio dell’intero palazzo.
Nel secondo dopoguerra, in queste stesse stanze aprì in Ostuni il primo negozio Singer in cui si vendevano le macchine da cucire e si insegnava alle giovani ragazze come utilizzarle. La presenza delle giovani donzelle, durante le ore in cui si tenevano i corsi di cucito, costituiva una grande attrattiva per1i1ragazzi. La vecchia Singer ed il ferro da stiro a carboni ancora presenti nell’appartamento testimoniano un altro pezzo di storia della casa.
La Falegnameria dispone di un ampia zona living, stanza da letto matrimoniale e stanza da bagno al cui interno è posta la piscina idromassaggio riscaldata.
La suite Tiffany
Salendo al primo piano, si accede alla suite Tiffany. Questo locale, in origine era destinato alla servitù; nei tempi più recenti fu destinato alla vita diurna della famiglia del maestro Zecchino. L’ambiente, infatti, era più facile da riscaldare d’inverno, grazie alle volte più basse mentre risultava più protetto dal caldo estivo, per via delle porte finestre di piccole dimensioni. Il nome di quello che oggi è l’appartamento più piccolo e grazioso dell’intera struttura è ispirato al colore che ha fatto da sfondo alla nota maison del lusso “Tiffany”, colore che si ritrova nei tendaggi e in diversi complementi d’arredo (tra cui i classici PUMI della tradizione salentina). Anche in questo appartamento sono presenti alcune bottiglie dell’antica collezione di vini che si tramanda da tre generazioni.
La Terrazza Zecchino
All’ultimo piano del palazzotto c’è la Terrazza Zecchino. Dapprima appartamento padronale, posto all’ultimo piano del palazzo, fu destinato a zona notte dalla famiglia del Maestro Zecchino. La scala che conduce in terrazza è rimasta della pietra originale e, una volta giunti sul lastrico, ci si ritrova davanti alla maestosità della bianca Ostuni che domina la piana degli ulivi secolari. Volgendo lo sguardo all’orizzonte, nelle giornate in cui l’aria è più tersa, si possono vedere, al di la dell’Adriatico le coste del Montenegro.
Oggi l’appartamento ospita 4 persone e la terrazza, ad uso esclusivo, nei mesi
più caldi è allestita con gazebo, solarium, vasca idromassaggio, frigobar e doccia.
La laboriosa opera di restyling completata in otto mesi di duro lavoro porta la
firma di Agron Simoni, per tutti Simone, illuminato artista della pietra e del
restauro che nell’ultimo decennio ha restituito agli antichi splendori più di cento antiche dimore sparse per tutta la Valle d’Itria (trulli, masserie e antichi casolari), dando luce ad altrettante strutture ricettive o private di gran charme. Accanto alla sua sapiente manualità le idee e la passione per restituire lustro di Marco Nacci, compagno di vita di Mariantonietta con uno spiccato senso di appartenenza e rispetto per il Salento in tutte le sue declinazioni.
Insieme si prendono cura, in prima persona, degli ospiti di via Roma, occupandosi di ogni minimo dettaglio, dall’arrivo della prenotazione fino al check out, affidando gli ospiti più curiosi ed affabili alle delizie dei ristoranti tipici del centro storico ed organizzando per loro fantastiche giornate in giro per Ostuni, magari a bordo delle tipiche api calessino, o in giro per i borghi della Valle d’Itria e lungo la costa dell’Adriatico, organizzando e guidando, all’occorrenza, tour in e-bike alla scoperta dei paesaggi rurali più belli del Salento.
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