Passioni

PEDRO FERREIRA: “La Puglia mi ha reso felice”

0
Pedro Ferreira

A tu per tu con il “gigante” portoghese che si è trasferito e sposato nel Salento, dove produce gin e altri distillati.

Da quanto tempo è qui?

Sono in Italia da 13 anni.

Cosa l’ha affascinato della Puglia?

I paesaggi, la campagna salentina, le persone e l’opportunità di fare la differenza.

Farebbe tutto esattamente allo stesso modo se potesse tornare indietro nel tempo?

Si farei tutto allo stesso modo.

pedro ferreira

Quale esperienza (pugliese) vorrebbe risparmiarsi?

Mi sarei risparmiato il tempo perso dietro la lunga ed ingarbugliata burocrazia e le lunghe attese per una risposta.

Cosa le piace dei Pugliesi?

Sono easy-going, accoglienti e cordiali.

Qualcosa di meno positivo che le è rimasto in mente?

Non mi piace il loro modo di rassicurarti con il classico “non preoccuparti”, che in realtà non è proprio una garanzia…

C’è qualcosa nella mentalità pugliese che non corrisponde alla sua?

Non dare spazio al merito. Mettere i bastoni fra le ruote a chiunque abbia delle richieste progettuali diverse dalla massa.

Quali sono le carte vincenti della Puglia?

Il clima, le meravigliose strutture rurali, i trulli, le masserie, la cultura, la storia, la tradizione, l’arte, i due mari Adriatico e Ionio, il cibo, la Taranta.

Pensa mai alla possibilità di rientrare a casa sua?

Non penso che lascerò mai la Puglia perché, se pur con difficoltà, questa terra mi ha dato delle opportunità importanti, mi ha reso felice. Lo farei solo se divorziassi da mia moglie.

Come è finito ad aprire una distilleria nel Salento?

Ho imparato a distillare in Portogallo con un mio amico carissimo. Ho iniziato a distillare in autonomia, sempre in Portogallo, nell’Algarve, dove vive la mia famiglia ma poi durante il Covid ho sentito la necessità di spostare la produzione in Italia e così ho avviato questo progetto che mi sta dando tantissime soddisfazioni.

Cosa rende speciale il Salento per una distilleria?

La varietà delle materie prime, la frutta fresca, gli ortaggi oltre alle spezie e alle botaniche tradizionali, poi anche la vicinanza al mare fa la differenza e il tasso di umidità che, per alcuni prodotti, è molto importante.

Quali influenze culturali portoghesi si ritrovano nei suoi prodotti?

La mia produzione si basa sul concetto portoghese e sullo stile italiano. In ogni produzione c’è il richiamo al Portogallo, scelgo sempre quelle botaniche che mi ricordano la cucina e la tradizione portoghese. Uno dei miei ultimi prodotti è proprio il Licor de Ginja (liquore di amarene) che è come il Limoncello per l’Italia. Le mie bottiglie sono proprio un connubio fra Portogallo, Angola (perché le mie origini sono per metà angolane) e Salento. Esprimono la cultura portoghese e l’energia salentina: un mix di colore, allegria e calore.

Quali sono le principali sfide che ha affrontato?

Fare in modo che la gente del posto e le istituzioni credessero in me, avessero fiducia in me e iniziassero ad accettarmi come cittadino e come professionista.

Come descriverebbe la sua filosofia di produzione?

Una produzione creativa ed innovativa ma che possa accontentare tutti i palati.

pedro ferreira

Quali sono i prodotti distintivi della sua distilleria e cosa li rende unici sul mercato?

Il Gin 585.5miles è quello che più mi rappresenta perché parla della mia infanzia e della mia adolescenza quando facevo bobyboarding, passavo le mien giornate nel mare e riempivo le mie narici del profumo del mare, degli scogli. Infatti ho distillato le alghe del mio oceano e sono riuscito a riprodurre proprio il profumo che volevo in una bottiglia. Anche il nuovo Gin Mialma parla delle mie radici angolane. Mi ricorda mio padre e i profumi e i gusti che abbiamo condiviso durante un viaggio che abbiamo fatto nella sua terra natia.

Che progetti ha?

Il mio obiettivo è di creare sempre prodotti di qualità ma innovativi per lanciare nuove tendenze di bevuta. Il mio prossimo obiettivo è quello di iniziare ad esportare e di accrescere la produzione. Sto lavorando anche su un nuovo progetto legato al Rum di cui non voglio ancora svelare i dettagli, ma è un progetto molto interessante che mi legherà ancora di più a questa terra.

In che modo coinvolge la comunità locale nel suo business e quali iniziative promuove per favorire la sostenibilità e la responsabilità sociale della sua attività?

Organizzo i tour in distilleria e in questa occasione preparo l’aperitivo portoghese con il Chourico Assado, in modo da far conoscere anche la mia tradizione oltre ai miei prodotti.

Quali sono le opportunità di collaborazione con aziende locali per la creazione di distillati artigianali?

Realizzo ricette su misura per ogni cliente che voglia realizzare il proprio sogno ossia di avere un prodotto a proprio marchio con ricetta personalizzata.

Testo e fotografie di KATJA BRINKMANN

You may also like

More in Passioni

Comments

Comments are closed.