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Martine Balanza: «In Puglia ho scoperto la mia vera natura»

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martine balanza

Francese d’origine, pugliese d’adozione, gira la regione per insegnare Thai Chi. E poi disegna stupendi vasi che fa realizzare ad un artigiano di Grottaglie. Trovare la serenità per lei non è stato semplice. Ma l’amore per la Puglia le ha ridato ciò che aveva perso.

Qui in Puglia ho imparato a fare le cose che sono solo per me. A fare ciò che mi fa stare bene. A comunicare in modo autentico.

Non è curioso quanto un ambiente può modellare una persona? Un ambiente in generale e la Puglia in particolare? Martine Balanza è una di quelle persone che hanno scambiato la loro vita “all’estero” per un sogno nell’oliveto infinito, tra l’Adriatico e il Mar Mediterraneo, all’estremità dell’Europa. Persone che hanno perso il cuore per un paese con una fertile terra rossa che fa germogliare tutto ciò che semini. In Puglia si sentono più creativi, più liberi, più coraggiosi di reinventarsi. Scoprirete persone che rendono il nostro paese un melting-pot dalle potenzialità ineguagliabili. Un angolo d’Europa che si svela piano piano, che ha spigoli vivi, che a volte è un po’ timido a prima vista. In cui però, se impari ad amare le sue piccole debolezze, puoi vivere felice, ognuno a modo suo. […]

martine balanza

Francese di origine e Pugliese di adozione, gira la Puglia in lungo ed in largo come maestra di Tai Chi, insegna tra Bari e Lecce. E poi si dedica alla sua seconda grande passione: vasi deliziosi che lei disegna e fa realizzare da un artigiano a Grottaglie.

Trovare la serenità per Martine non è stato semplice. Doveva reinventarsi un’altra volta dopo essersi separata. Ha cambiato strada e paese tante volte. L’amore per la Puglia gli ha dato la forza.

Parigi-Milano-Cisternino-Ostuni: un bel viaggio! Come sei finita in Puglia?

Ero in biblioteca a Parigi, appena dopo la maturità. Sfogliando un libro d’arte
mi venne l’idea di farmi un viaggio nel Sud Italia. In Puglia sono stata conquistata dal paesaggio, dalla varietà dei luoghi, dallo splendore del blu che somiglia ai cieli del Sud della Francia. Contemplare questi spazi assolutamente meravigliosi è stata la scintilla. La natura, la bellezza nella semplicità del paese mi è rimasta nel cuore. Anni dopo, mi ero trasferita a Milano da oltre dieci anni e facevo la truccatrice, sono stata chiamata a venire in Puglia per lavoro. Abbiamo girato degli spot pubblicitari per dei clienti inglesi. Tra un lavoro e l’altro avevo tanto tempo a disposizione, giravo, scoprivo. Così è nata la voglia di creare un legame più profondo con questa terra. Nel 2006 sono tornata per restarci.

Raccontami della tua vita e del tuo lavoro prima di trasferirti in Puglia.

Abitavo a Milano, lavoravo tanto e guadagnavo bene. Dopo tanti anni da truccatrice cominciavo a sentire un po’ il peso fisico, gli orari lunghi, ad avere addirittura problemi di vista. Il che mi faceva diventare insicura. Senza sapere cosa stavo cercando cominciavo piano piano a guardarmi intorno… e trovai non un altro lavoro ma un’infatuazione per una persona che in pochissimo tempo è diventato un grande amore. C’era una grande sintonia tra di noi, soprattutto nell’amore per il Sud. Fatto sta che dopo neanche due anni assieme abbiamo deciso di trasferirci in Puglia. Ciò che era inteso come fuga d’amore è diventata una scelta di vita per entrambi. Il mio compagno ha iniziato a creare un giardino botanico che tuttora esiste, i Giardini Pomona a Cisternino.

Insieme a lui sono entrata in un settore completamente nuovo: conoscenze diverse, un nuovo sguardo alla vita, anche su altri modi di vivere. Tutto diverso da quello che conoscevo. Vivere nella natura ci ha entusiasmato. In Puglia ho trovato anche un grande stimolo per un’altra mia passione: il Tai Chi. Lo praticavo da anni, ma mai seriamente come allora. Ho dedicato molto tempo alla disciplina, sentivo forte il benessere che mi regalava. Quindi sono andata avanti: ho fatto formazione dal mio maestro e ho cominciato ad insegnare in modo serio. Il Tai Chi è diventata la mia grande amica. È il mio incontro quotidiano, mi fa stare molto bene. Il trucco invece era una cosa che volevo si spegnesse naturalmente.

Cosa ti ha convinto a restare qui?

Una volta arrivata in Puglia ho abbracciato tutto e tutti nello stesso modo. Ero felice! Ero curiosa, contenta di incontrare persone nuove, gente diversa. Ho osservato un nuovo modo di vivere, più lento, più consapevole. Poi Cisternino è il paese dei giardini! La cultura della terra è molto diffusa, e tutti ne parlano di continuo. C’era così tanto da imparare, per me è ancora tuttora un mondo molto affascinante.

martine balanza

Hai dovuto rinunciare a qualcosa, scegliendo di trasferirti in Italia? Ti è pesato?

Sicuramente avevo voglia di cambiare, avevo bisogno di aria fresca. Trasferirmi in Puglia mi ha dato l’energia di costruirmi qualcosa di nuovo. Il Sud mi caricava! Lo sentivo proprio nelle vene. Ero sempre stata innamorata dell’Italia, come tanti Francesi della mia età, affascinati dall’Italia, dal cinema italiano. Mi ricordo delle code infernali per i film dei grandi registi italiani. In Puglia ho vissuto in prima persona questo grande amore. Quando invece a casa mia in Francia qualche parente non stava bene o una amica aveva bisogno di me la distanza mi è pesata. Ho imparato da un dolore nel passato, quando non sono riuscita ad esserci in tempo. Non mi capiterà mai più. Oggi mollo tutto, il lavoro, qualsiasi cosa. Lascio e vado. Perché è lì che per me
abita la vera felicità. Non c’è cosa più bella che stare vicino a chi ami.

Cosa ami di più dell’Italia che in Francia non esiste?

Non c’è una cosa, sono piuttosto dei momenti che ho vissuto intensamente. Te ne racconto uno. Una sera, appena arrivata in Puglia, passeggiavo con mio marito per le strade di un paese che non conoscevo. Con queste pietre enormi, muri di tufo accaldati dal sole. Abbiamo visto delle sedie di plastica in piazza e ci siamo seduti. Una bella piazza asimettrica con il pavimento storto. Poi silenzio, e inizia un film. Cinema all’aperto. Non mi ricordo che film era ma mi piacque tantissimo. Ed era il posto giusto per vederlo. Sono momenti unici. La combinazione di godersi film, l’architettura, l’umanità. Un ricordo indimenticabile. Oppure, ancora più semplice: salire la sera da Fasano fino a Cisternino sulle strade in mezzo agli ulivi, i colori forti del tramonto. Non è bello: è magnifico.

Queste sono piccole sensazioni uniche. In Puglia ho trovato anche tanta umanità. Nella campagna dove abitavamo, si sono avvicinate tante persone tenere e molto amorevoli. La loro gentilezza riscalda il cuore! La troveresti senz’altro anche in Francia, ma io la apprezzo qui. C’è anche da dire che ero molto disponibile, avevo tanta voglia di conoscere, ero sempre pronta ad ascoltare, indagare.

Cos’hai portato di tuo, intendo “di francesità” nella tua “patria del cuore”?

La mia francesità non l’avevo mai sentita cosi tanto quanto come sono arrivata in Puglia. Ho sempre amato viaggiare, mi sentivo una cittadina del mondo. A Parigi passeggi in certi quartieri e sembra di girare il mondo per quanto sono etnici. In Puglia invece la gente era curiosa, forse per l’accento. Uno si porta dietro tante cose, senza dubbio. Forse attraverso i miei vasi sono riuscita a creare un insieme, una comunione tra quello che sono io (la mia cultura, i miei colori, il mio passato) con le forme e le tecniche che sono di qua. I vasi sono un vero e proprio punto d’incontro tra la mia francesità e la Puglia.

Potresti immaginare di tornare nel tuo Paese? Se ti manca qualcosa o qualcuno di casa tua, cosa (o chi) sarebbe?

Tutti mi mancano, sono molto legata alla mia famiglia. Però anche loro vivono la loro vita. Pur vivendo là non li vedrei più di tanto. Comunque penso di tornare in Francia un giorno. Non subito, ma quando sarò più grande rientrerò. La Francia per me è sempre un luogo del cuore. Al Sud se posso scegliere, Parigi oramai con i suoi rumori e il caos non la sopporterei più.

La Provenza, dove abitano i miei, mi piacerebbe, anche perché per certi versi assomiglia tanto alla Puglia.

Ti ha cambiata la Puglia?

Mi sono ambientata facilmente, forse è una cosa che mi appartiene. Quello che più apprezzo e che ho imparato qui in Puglia, è di poter fare le cose che sono solo per me. Fare ciò che ti fa stare bene. Comunicare in un modo autentico, che mi appartiene. I vasi sono stati una grande opportunità. L’insegnamento lo è nello stesso modo. Reinventarmi e riuscirci! Mi sono fatta forza da quando sono qui. Prima avevo paura di tutto. Un paio di anni da sola in campagna però mi hanno fatto trovare il coraggio in me. Per ricreare qualcosa, per reinventarmi un lavoro, una esistenza.

Da una Martine iniziale ne sono venute fuori tante altre! In Puglia mi sono capitate tante cose che non avevo previsto nella mia vita. Ma sono cose molto importanti per me, riuscire a portarle avanti mi rende felice. Certo che sono cambiata! Anzi, non mi sono mai sentita più vicina alla mia vera natura.

Testo e foto di Katja Brinkman

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