Il trucco permanente con Lea Abbinante: con la dermopigmentazione si coprono inestetismi della pelle e si ridisegna il volto
Molto spesso passioni e lavoro si intersecano e fanno nascere nuove vite. Lea Abbinante nasce come artista, si è diplomata al liceo Artistico ed ha sviluppato alcune attitudini. Poi è diventata una restauratrice di affreschi e dipinti murali.
«Diciamo che la passione per l’arte, l’estetica e il senso del bello sono sempre state parte di me, e alla fine mi hanno portato a questo lavoro». Che consiste nel “ridipingere” i volti delle clienti. Come fossero le tele che adornano le pareti del suo studio. Lo fa attraverso la dermopigmentazione. Si tratta di una procedura estetica ormai ampiamente diffusa seppure abbastanza recente, con cui è possibile correggere discromie della pelle, “ricostruire sopracciglia”, nascondere cicatrici e smagliature, ripigmentare il cuoio capelluto.
«La tecnica consiste nell’introdurre nell’epidermide dei pigmenti, che sono antitossici e migliorano l’estetica della persona», spiega Lea Abbinante. La procedura è molto simile a quella di un tatuaggio, ma gli aghi sono sottili e il trattamento è ben tollerato.
«Otto anni fa ho iniziato a frequentare le prime accademie, mi sono specializzata e da un anno e mezzo ho aperto questo studio ed ho fatto realizzare un brand di prodotti che accompagnano questo tipo di trattamento», racconta Lea, che è specializzata in dermopigmentazione e visagistica e tiene corsi individuali.
La dermopigmentazione
«Bastano due sedute iniziali e successivamente dei ritocchi annuali per mantenere la pigmentazione nel tempo. La cliente arriva da noi, si valuta
l’intervento in base al suo viso. Facciamo uno studio attento della persona,
perché ovviamente vogliamo migliorare l’aspetto estetico esaltando lo
sguardo. Non ci sostituiamo al make up».
La dermopigmentazione è particolarmente indicata anche per chi si è sottoposto a cicli di chemioterapia oppure soffre di alopecia universale. Come ogni cosa che inizia a diventare “di moda”, il rischio di incappare in professionisti che si improvvisano tali è sempre dietro l’angolo: «E invece in questo settore c’è bisogno di grande professionalità, ognuno di noi dovrebbe mettersi una mano sul cuore, perché abbiamo a che fare con i volti dei
clienti».
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