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GAME CHANGERS – UGO STECCHI

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Banca BCC Ugo Stecchi

Il sistema Bancario con il Direttore Ugo Stecchi di BCC Banca di Bari e Taranto.

BCC Banca di Bari e Taranto è l’istituto nato dall’unione tra le BCC di Bari e quella di Taranto e Massafra: una realtà che oggi conta nelle due province 9 filiali e 15 sportelli bancomat e che fa parte del Gruppo BCC Iccrea.

Ultimo fatturato: 17,8 Milioni – Dipendenti: 73

“Non sono stato innovativo. Ho osservato tutto quanto mi sembrava innovativo e l’ho apportato, nei limiti delle strutture organizzative, al nostro business.”

A che ora inizia a lavorare?

Alle 8:30.

A che ora stacca?

Spesso tardi ma cerco per quanto possibile di avere equilibrio tra lavoro e famiglia.

Meglio un master o l’esperienza sul campo?

Ottimo sarebbe esperienza sul campo e poi master per perfezionarsi, tuttavia quando si comincia a lavorare è più difficile trovare il tempo per un master completo e di buon livello e quindi farlo prima potrebbe avere più vantaggi .

Con che stile dirige la banca?

Poco formale, molto sostanziale.

Qual è il suo motto?

A Dio crediamo, gli altri ci diano i numeri.

Qual è la parola in cui più si identifica?

Equilibrio.

In cosa pensa di essere stato innovativo?

Non sono stato innovativo, ho osservato tutto quanto mi sembrava innovativo e l’ho apportato, nei limiti delle strutture organizzative, al nostro business, copiandolo.

Quando ha capito che la vostra banca si stava affermando?

Quando sentivo persone che non conoscevo parlare della nostra realtà.

Ha letto libri di management? Quali consiglierebbe?

Quando ho tempo li leggo, spesso preferendoli ai romanzi. Ho trovato molto interessanti: “Strategia Oceano Blu” di Renée Mouborgne e W. Chan Kim, utile in alcuni casi a focalizzare gli obiettivi di business, e “Le 48 leggi del potere” di Robert Greene, eccezionalmente fuori dal coro del politically correct e dal mainstream della formazione sulla leadership.

Banca BCC

La chiave del suo successo?

Focus sul business e networking.

Ha mai fallito un obiettivo?

Ho sbagliato spesso e da lì sono ripartito cercando di capire le motivazioni e senza farmi abbattere dalle conseguenze. È un processo non immediato, perché siamo sempre meno disposti a pensare di essere fallibili o in errore: mi sforzo spesso di razionalizzare per non far prendere il sopravvento all’emotività e all’ansia. Questo approccio mi ha aiutato molto.

Di chi si fida, a chi chiede consigli?

In generale, mi fido fino a prova contraria. La mia principale consigliera è mia moglie. Poi ho diversi punti di riferimento in relazione all’argomento. I consigli servono sempre, per poter fare una sintesi corretta con le proprie idee.

Qual è la parte più difficile del suo lavoro?

La gestione delle risorse umane e degli assetti amministrativi e normativi che nel nostro mondo sono diventati asfissianti.

Fa bene un suo dipendente/collaboratore a non essere d’accordo con lei?

Se argomenta il suo parere compiutamente, si. Altrimenti non è utile.

È impegnato nella comunità locale? Come?

Tutta la nostra attività è indirizzata verso lo sviluppo della comunità locale. Ogni euro depositato sui nostri conti è utilizzato per i progetti delle imprese e le famiglie della nostra terra. Dialogo molto con gli imprenditori locali per capire quali sono le soluzioni migliori per agevolare le loro istanze.

Ha mai diversificato gli investimenti puntando su altri settori economici?

La diversificazione è il pilastro della sicurezza di qualsiasi attività.

Come usate web e social per accrescere la vostra popolarità?

Per farlo devi dedicare risorse importanti e competenze. Quando saremo pronti lavoreremo in tal senso, usarli in misura sufficiente non aggiunge valore alla promozione ordinaria del business.

Com’è cambiato, negli ultimi 10 anni, il settore in cui opera? E secondo lei cosa potrebbe cambiare ancora?

Nel settore bancario tutto è cambiato e tutto sta cambiando. Un forte cambiamento si avverte, in particolare rispetto alla clientela privata. L’avvento degli smartphone e la tecnologia hanno reso sempre meno necessarie infrastrutture fisiche per la gestione dei rapporti bancari spostandole verso quelle informatiche. Prima si lavorava sulle transazioni, oggi sempre più di consulenza e fuori dalle sedi tradizionali. Il bello però deve ancora arrivare e sono molto affascinato dell’avvento dell’Intelligenza Artificiale e del suo utilizzo nel nostro business. Sopravviverà chi sarà capace di aprirsi al cambiamento e integrarsi trasformando le proprie attitudini e convinzioni.

In cosa vuole ancora migliorare?

Vorrei incrementare la produttività complessiva delle risorse e dell’organizzazione. Siamo troppo spesso incastrati in procedure e approcci rigidi che impediscono di inquadrare meglio gli obiettivi che vogliamo raggiungere, diventando spesso alibi da un lato e limitatori di creatività dall’altro.

Qual è il suo sogno nel cassetto?

Vivere senza ansie.

I suoi figli svolgeranno la sua stessa attività?

Non credo proprio, anche perché la mia attività non sarà più la stessa.

Ha mai investito in una startup creata da giovani imprenditori? Lo farebbe? A quali condizioni?

Non direttamente. Ho aiutato tuttavia diverse startup a focalizzarsi meglio. Tra l’altro va inquadrato il termine startup: quelle innovative e quelle che sono sostanzialmente nuove iniziative di impresa. Le prime hanno bisogno di mentor bravi per non deragliare sull’astrattezza dei concetti di business, altrimenti come spesso accade, ne muiono tante. Le seconde vanno indirizzate su numeri concreti nel migliore dei modi e messe a contatto con la realtà del fare impresa: se nel più prudente dei casi reggono, vanno sostenute.

Ugo Stecchi Banca BCC

Dia un consiglio a un giovane che vuol seguire le sue orme.

Studiare, studiare, studiare e… avere pazienza.

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