Personaggi

Gabriella Genisi: elogio della gentilezza

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Gabriella Genisi

La Puglia e Bari le devono molto, perché la serie che ha preso vita dai suoi libri è diventata un gigantesco spot per il nostro territorio. Ma lei è rimasta la persona amabile che era quando la conoscevano in pochi: «Il successo non può cambiare chi ha scelto da tempo di essere se stessa» dice Gabriella Genisi

Il successo dei suoi libri e della serie tv Lolita Lobosco non ha cambiato Gabriella Genisi, che resta la bella persona che era quando la conoscevano in pochi: umile, sempre disponibile, sempre pronta a macinare chilometri per promuovere la sua nuova uscita.

Di cosa parla l’ultimo suo libro?

“Lo scammaro avvelenato” si struttura in due parti: la prima contiene la decima indagine di Lolita Lobosco, la seconda raccoglie tutte le ricette contenute nei libri della serie.

Visto il successo della serie tv, siamo in uno di quei casi in cui si usa dire “è meglio il libro”?

Direi proprio di no, bisogna solo comprendere che si tratta di modi espressivi diversi e che le linee adottate dalla sceneggiatura della fiction hanno privilegiato il tono da commedia presente nei primi due libri della serie, concentrandosi più sulla vita della protagonista e su quello che ormai moltissimi chiamano il magico mondo di Lolita Lobosco, che sulla linea investigativa. Al contrario, nei libri la linea investigativa è molto presente.

Eri semplice e disponibile prima di diventare popolare. Sei rimasta semplice e disponibile. Come si fa a non farsi cambiare dal successo?

Più che di semplicità parlerei di gentilezza, di amabilità. Sono tratti che mi contraddistinguono da sempre, e che non perderò mai. Il successo non può cambiare chi ha scelto da sempre di essere se stessa.

Gabriella Genisi

Avresti mai pensato che i tuoi libri potessero diventare uno spot pubblicitario per la Puglia turistica?

Non ci avevo mai pensato ed è stato sorprendente rendersi conto della ricaduta territoriale e turistica delle mie storie. È una bella sensazione, al di fuori dei confini regionali Bari era considerata una città violenta, da evitare.
Nessuno la valutava come possibile meta per un weekend. Sapere che Lolita Lobosco attraverso i miei libri trasposti in fiction è riuscita in questa mission impossible, è per me motivo di orgoglio.

Hai mai pensato di cambiare genere letterario?

Ci penso ogni giorno. Sono una giallista per caso, vorrei tornare al romanzo. Ma la Lopez e la Lobosco non vogliono saperne di essere lasciate per strada.

Cosa ti piace leggere, chi sono i tuoi autori preferiti e quali sono i tre libri che hai letto e che hai più amato?

Mi piace leggere un po’ di tutto, amo i classici, la poesia e la letteratura contemporanea. I lettori, come i pittori, attraversano vari periodi. Io ho amato moltissimo Moravia, Parise, Philip Roth.

Descrivici la tua giornata tipo.

Lettura dei quotidiani, scrittura, interazione con i lettori attraverso gli incontri in presenza o tramite mail, Facebook, Instagram.

Cosa ami della Puglia?

Tutto, ma soprattutto bellezza e diversità.

Cosa miglioreresti della Puglia e dei pugliesi?

Vorrei avessero più cura dell’ambiente e della res pubblica. Occorrerebbe capire che tutto quello che abbiamo intorno ci appartiene e tocca a noi difenderlo, custodirlo.

Ti stancherai mai di scrivere?

Spero di no…

Cosa c’è nel tuo futuro, o cosa vorresti ci fosse?

Non lo so, mi lascio andare alla corrente. Ma spero altri libri, altri personaggi da raccontare, altre città per cantare.

 

Testo di Fabio Mollica – fotografie di Cristina Antonelli

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