Puglia Restaurants

Casa Nova : 8,5

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Al Casa Nova di Ignazio Spinetti e Martino Convertino, ad Alberobello, si sta davvero bene. È un bel posto, dove si mangia bene e anche tanto. E dove vuoi sempre tornare.

CI SONO LOCALI IN CUI non ci si stanca mai di tornarci, anche se restano sempre uguali (almeno nell’aspetto, non certo nella cucina), anche se avete una lunga lista di nuovi ristoranti da visitare. Ecco, il Casa Nova di Alberobello è proprio quel genere di locale. Quando hai voglia di stare bene, di mangiare bene senza troppe complicazioni gourmet, quando non vuoi avere brutte sorprese e ci tieni a fare bella figura con gli amici, allora prendi il telefono e componi il numero del ristorante di Ignazio Spinetti e Martino Convertino.
Una bella coppia: Ignazio, affabile e socievole, supervisiona la sala, accoglie i clienti, tiene loro compagnia se la vogliono, racconta i piatti senza fare la lunga lista degli ingredienti, quanto narrando la storia che c’è dietro e nel piatto. Martino, schivo quanto basta, quanto di più lontano dagli chef televisivi, parla con i sapori e i profumi. Non ha bisogno di parole per essere convincente.

Casa Nova nasce nel 2013 tra le antiche mura di un frantoio ipogeo del 1700, una costruzione seminterrata che si sviluppa su una superficie di circa 400 metri quadri ed un pavimento tutto in chianche antiche: il frantoio “a ‘cucchiaredd” (piccolo cucchiaio), si chiamava. Era uno dei frantoi più grandi della zona. Oggi tra, queste mura così suggestive abbellite da un coloratissimo murales, si possono degustare piatti di antica tradizione e di innovazione, offerti con grande professionalità e in abbinamento ai migliori vini pugliesi. E c’è un’altra cosa che noterete prima ancora di iniziare a mangiare: qui non si lesina sul numero dei camerieri, e il servizio è veloce e puntuale.

Come non innamorarsi degli gnocchi di pane e olive con crema di ceci, pomodorini e baccalà? Oppure degli spaghettoni con purea di fave e gambi di bietoline rosse

Il buffet di antipasti non è di quelli dozzinali e ricco di pietanze senza sapore. I primi sono il pezzo forte della casa e rendono la scelta davvero difficile, per quanto – in caso di indecisione – Ignazio abbia la soluzione sempre pronta: due assaggini (che poi “assaggini” non saranno). Su tutti metterei gli gnocchi di pane e olive, con pomodorini e baccalà su crema di cecì. Un piatto ricco di profumi, di sapori e di Puglia.
Sono assolutamente da provare anche gli spaghettoni con purea di fave e gambi di bietoline rosse, così come pure il fagottino. Tra i secondi domina la carne, sempre accompagnata da verdure: le costolette di agnello con funghi cardoncelli e cime di rape generano dipendenza, il tortino di capocollo è sempre una valida alternativa. I dolci sono semplici e legati alla tradizione. Quando penserete di aver finito e di poter chiedere il conto, Ignazio Spinetti porterà in tavola del cioccolato fondente da tagliare al momento e qualche distillato che prolungherà la sosta e il piacere dello stare a tavola.

Quando poi, finalmente, il conto arriverà, penserete che ci sia un errore, perché 30-35 € per una quantità simile di cibo di buona qualità li si pagano ormai in pochissimi posti. Ma non è tanto il quanto mangi, bensì il dove, come e con chi. In somma avrete capito che il Casa Nova è per me quel porto sicuro in cui sai di poter sempre approdare e trovare una accoglienza calda e confortevole. E una volta accomodati nel grande salone modellato dalla pietra, a dispetto delle dimensioni, dopo 10 minuti vi sembrerà di stare a casa vostra. E a casa si sta sempre bene.

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