Angela Brescia ci racconta la sua passione per l’immobiliare
Angela Brescia la sua passione per l’immobiliare l’ha scoperta presto, quando da piccola andava a far visita ad una parente americana che rientrava in Italia per le vacanze e che a Chicago, negli States, comprava vecchie case, le ristrutturava e le rivendeva arredate realizzando un ottimo business.
«Era un mondo che mi incantava. Ma inizialmente ho seguito l’azienda di famiglia che si occupava di tutt’altro. Poi un giorno ho conosciuto per caso una persona, un broker in un franchising internazionale e la passione per la gestione gli immobili mi è ritornata. Così ho contattato direttamente il franchising di cui lui faceva parte, mi hanno qualificata, ritenendo che potessi fin da subito creare e guidare una mia agenzia… ma era il periodo della crisi e del passaggio dalla lira all’euro, non me la sono sentita ed ho preferito iniziare come consulente immobiliare; dopo un anno e mezzo ho preso il patentino, qualificando il mio ruolo. Per quattro anni ho lavorato con questo franchising, poi in un’altra agenzia ed infine, dal 2015 ho il mio brand».
Oggi la sua è una tra le agenzie più affermate di Bari, anche perché Angela Brescia è portata a collaborare con i colleghi, pur di trovare una soluzione
per i clienti.
«Sento questo lavoro cucito sulla mia pelle. Nonostante le difficoltà iniziali e le varie crisi economiche che si sono susseguite, non ultima quella provocata dalla pandemia, non ho mai mollato, anche grazie a diversi colleghi che mi hanno supportato e mi hanno spronato a non mollare perché a loro avviso avevo le capacità necessarie e dovevo avere pazienza. Dicevano “se sopravvivi a questo periodo diventerai brava”».
Come sta andando il dopo Covid?
«Ci aspettavamo che si bloccasse tutto, invece abbiamo trovato nei clienti tanta voglia di acquistare, di realizzare un sogno. In questo momento emerge che il mercato dell’usato sia un po’ penalizzato, perché i prezzi delle materie prime sono triplicati. Il nuovo in questo momento è più richiesto, anche se costa di più».
Che futuro attende il vostro settore nei prossimi mesi?
«Chi ha comprato anni fa in euro e vuole vendere oggi dovrà accontentarsi di recuperare i soldi dell’acquisto o comunque di guadagnarci non troppo. Le
previsioni non sono buone, siamo molto preoccupati, sia per l’aumento delle
materie prime che dei tassi d’interessi. C’è un bel punto interrogativo, anche se è necessario essere sempre positivi».
Quali sono le zone di Bari che si vendono meglio?
«San Cataldo e zona Murat sono le più richieste. E poi San Pasquale, la zona del Parco 2 Giugno».
Da quante persone è composto il suo staff?
«Ho due collaboratori. Ma mi piace curare tutto in prima persona, sempre: sono molto attenta ai miei clienti ed alle loro esigenze, amo seguirli dall’inizio
alla fine e con tanti di loro si è stretto un bel rapporto di fiducia ed amicizia».
Che progetti ha per il futuro?
«Mi piacerebbe fare immobiliare all’estero. Lavorare sia con lo straniero che vuole acquistare qui, che con gli italiani che che vogliono investire in altri Paesi».
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