Andrea Rubino aprì la sua agenzia nel marzo 1983: un altro mondo, un altro modo di lavorare. La grande attenzione ai cambiamenti del mercato gli hanno permesso di restare sempre sulla cresta dell’onda e di ampliare la sua rete con Rubino Immobiliare
Al giorno d’oggi sono davvero poche le aziende che possono festeggiare 40
anni di storia, soprattutto in settori che hanno vissuto una vera e propria rivoluzione.
Andrea Rubino è nel mondo immobiliare dal dicembre del 1978. Aveva 22 anni, studiava e iniziò a collaborare con una agenzia. Fece tutta la gavetta. Divenne direttore dell’ufficio di Bari, ma le sue idee di sviluppo non furono accolte dall’amministratore, così a fine ’82-inizio ’83 diede le dimissioni
e nel marzo 1983 aprì in viale Salandra 19, in un tre vani al primo piano, perché all’epoca l’attività era più riservata e non si usavano le agenzie al piano strada ma erano quasi tutte ai primi piani: «Al mio fianco c’era la mia fidanzata Mariella Prencipe a farmi da segretaria. Bloccò la sua carriera nell’insegnamento e preferì affiancarmi. Dopo un anno ci siamo sposati».
All’epoca c’erano ancora le macchine da scrivere. I contratti si facevano
sulla carta carbone: «Poi nell’84 arrivarono i computer e il nostro lavoro iniziò a cambiare e fummo i primi ad utilizzare i pc Apple e i programmi gestionali, anticipando la nostra propensione alla tecnologia avanzata, che tuttora è sempre nelle nostre attenzioni con strumenti sempre più evoluti».
Da lì una continua crescita
Per Andrea Rubino è stata una continua crescita: nell’85 si spostò in viale della Repubblica, dove rimase per 25 anni. Poi una seconda sede in via Principe Amedeo angolo via Argiro. «Nel 1994 abbiamo aperto a Monopoli, sede che abbiamo tuttora. Nel 1998 a Barletta e subito dopo a Modugno. Nel 2000 a Trani. Infine, nel 2008, il trasferimento nella nuova sede in centro,
a due passi dall’Ateneo». Una espansione oculata e strategica, che ha permesso di ampliare il proprio mercato. «A Monopoli per esempio abbiamo assistito a tutta la crescita e al cambiamento della città, quindi quella sede ci ha dato grandi soddisfazioni».
L’agenzia sotto casa
Essere un passo avanti e riuscire a scorgere in anticipo i cambiamenti del mercato è sempre stata una caratteristica di Rubino: «Quando iniziarono a svilupparsi le agenzie di quartiere in franchising noi rispondemmo, nel ’98, con un camper. Lo slogan era “l’agenzia sotto casa”, un ufficio mobile che ancora oggi abbiamo. Siamo sempre stati molto attenti alla promozione e al
marketing, oltre che alla formazione e all’aggiornamento professionale dei nostri collaboratori.
Abbiamo una nostra scuola di formazione, la Lab profaction business
school, che insegna le competenze necessarie all’agente immobiliare in materia di fisco, informatica, urbanistica, pubbliche relazioni con i
clienti».
Oggi Andrea Rubino ha 67 anni, la signora Mariella, vice presidente della Rubino s.r.l., è sempre al suo fianco per far crescere un’azienda fortemente strutturata ed organizzata, con il contributo (sin dal 1987) del ragioniere Gaetano D’alba, attuale amministratore delegato, e del consigliere Lorenzo
Troccoli, storici collaboratori. La Rubino s.r.l. coinvolge tra le varie sedi ben 35 persone e sta reclutando nuove leve per svilupparsi ulteriormente in Puglia.
I valori di sempre
Se c’è qualcosa che non è cambiata, invece, sono i valori aziendali: «Restano sempre quelli che avevamo all’inizio: la serietà, l’onestà e la professionalità. E poi soprattutto la passione per questo lavoro, che ti porta ad assistere il cliente a 360 gradi e con grandissima dedizione. I miei clienti hanno il mio numero personale e possono chiamarmi in ogni momento».
Il futuro e le prossime rivoluzioni non fanno paura: «Oggi si parla di disintermediazione, di intelligenza artificiale che sostituirà la nostra attività. Ma io credo che questo non potrà accadere, perché il nostro lavoro è basato sulle relazioni tra chi compra e chi vuole vendere. L’acquisto di un immobile è una cosa molto più complessa rispetto alla vendita di un’automobile. Nessuno
comprerebbe una casa soltanto sulla base di un video o delle foto viste su internet, o su consiglio di un algoritmo».
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