Personaggi

ALENA KAZINSKAYA – LA RUSSA SALENTINA

0
ALENA KAZINSKAYA

La vita di Alena Kazinskaya, 34 anni, è tutto tranne convenzionale. È mamma di tre ragazzi, fa la moglie e “manager” di Gabriele Poso, un musicista di origine leccese. Nel suo tempo “libero” va a cavallo, per centrarsi e come “meditazione”. E per accontentare la sua vena creativa sforna del pane meraviglioso. Ha lasciato la sua città, Mosca, per mettere su famiglia in Puglia. «Un paese delle meraviglie, per quanto riguarda la natura, il cibo, la gentilezza della gente che la circonda», dice.

I lati meno positivi li tollera volentieri, tant’è che la felicità la trova in se stessa.

ALENA KAZINSKAYA

Mentre parliamo tuo marito Gabriele sta suonando in Australia. Voi due lavorate insieme, mi spieghi un po’ come funziona?

In effetti siamo una squadra. Mi occupo del suo marketing e della comunicazione, un lavoro che fa parte della mia formazione professionale. È un bel impegno, non potrei fare la mamma 24 ore su 24! Ho bisogno di stimoli, di andare avanti, raggiungere 70 obiettivi. E nel mondo di internet che si sviluppa ogni giorno, servono aggiornamenti continui. Studiando tanto vedo i risultati che può portare una strategia pubblicitaria giusta a un brand. Fare incontrare il prodotto con le persone che lo cercano è il mio obiettivo. La musica di mio marito non è un prodotto commerciale ma è un prodotto d’arte, creativo, di nicchia. Ci vuole sensibilità per capirlo. Farla scoprire alle persone che lo apprezzano e che lo cercano è una bellissima soddisfazione.

Raccontami quando e come sei arrivata in Puglia.

Sono arrivata nel 2013. Io e mio marito ci siamo conosciuti nel 2012. Abbiamo messo un anno per decidere dove vivere. Eravamo indecisi fra la Germania, Berlino, oppure la Puglia, casa di mio marito. La Puglia per me era una nuova scoperta, non la conoscevo proprio. All’inizio ti sembra il paradiso. Un’isola felice, dove niente e nessuno può disturbare il piacere, il godere. Vita lenta, senza correre, senza stress, con tanto sole, tanto mare, tanto cibo buono. Dove al mondo lo trovi un posto così, dove vai a fare un picnic al mare a febbraio? A volte mi manca un po’ l’intrattenimento intellettuale. Poche mostre, pochi musei, non c’è un granché da fare. Risolviamo facendo dei piccolo viaggi e utilizzando quello che c’è sul territorio. Mi rendo conto che già spostandosi a Bari cambia tanto. Cambia pure la mentalità delle persone, cambia anche il modo di vivere e reagire alle stesse identiche questioni.

ALENA KAZINSKAYA

Come ti trovi in Puglia?

Vivere qui mi piace molto. E stata una rinascita anche a livello di connessione con se stessi, con la natura, con i propri sogni che ho realizzato qui. Soprattutto il sogno
di vivere al mare. Andare a vedere le onde, passare una mattinata a guardare il mare mi carica di energia. Ho realizzato un altro sogno mio, cioè andare a cavallo. Fare equitazione. Mi regala libertà e la concentrazione sul momento. Il cavallo ti fa essere presente nel momento, devi essere concentrato su ogni movimento che fai, il cavallo sente pure il tuo sguardo. Poi bisogna imparare a trasportare questa presenza nella vita quotidiana. Per me significa essere presente in ogni singola cosa che faccio. Credo sia questo il segreto della felicità: essere presenti nel nostro presente. E facile da dire ma molto difficile a fare. Ma un obiettivo molto bello da raggiungere.

ALENA KAZINSKAYA pane

Poi ti sei messa a fare il pane.

Si, è un altro grande sogno che ho realizzato qui in Puglia. Fare del pane vero con lievitazione naturale, lievito madre, con le farine profumate, integrali, cereali, segale. Man mano ho imparato a creare il mio lievito da sola, adesso ha ben cinque anni, è bello forte, fa del pane meraviglioso. Ho imparato a parlare con il pane, parlo con l’impasto.

Cosa ti piace dei Pugliesi?

La Puglia è molto varia e le persone sono molto diverse. La gente di Lecce è molto solare, sono aperti, disponibili. È piacevole passare del tempo insieme, parlare, divertirsi. Conoscendoli a fondo li trovo un pò tradizionali, convenzionali, a volte chiusi. Rimangono sempre nelle loro abitudini, nella loro comfort zone. E questo influisce sullo sviluppo territoriale: le novità arrivano con molta fatica, proprio per colpa delle abitudini delle persone.

Le carte vincenti della Puglia?

Secondo me sono tantissime, soprattutto nel Salento, perché non è ancora stato scoperto al 100%, e non ci sono tantissimi servizi di alto livello. È un territorio ancora vergine e bellissimo, che rimane la destinazione preferita di tantissime persone che poi però non trovano servizi adeguati alle loro aspettative.

La Puglia ti ha ispirata ad iniziare una nuova vita?

Certo, ho cambiato totalmente la mia vita venendo qui. A Mosca lavoravo in un ufficio, in un’azienda molto grande. Anche se ero una ragazza avevo una stabilità economica molto forte, con possibilità di carriera. Venendo qui mi sono buttata a fare cose che non avevo mai fatto. Essere una libera professionista, diventare mamma, gestire il lavoro insieme ai bambini, lavorare insieme a mio marito. Sono tutti cambiamenti di cui sono felice e mi hanno regalato una libertà emotiva e nella gestione del mio tempo, oltre che nella gestione della nostra famiglia. Sto continuando ancora oggi a fare tante cose nuove! Anche perché il territorio è abbastanza fermo. Se vieni qui fra 10 anni sarà ancora tutto uguale. Quindi devi crearti le novità! E questa è una cosa importante da insegnare ai bambini: non bisogna stare fermi, bisogna cercare di essere ambiziosi, di vivere la vita.

pane

Rifaresti tutto allo stesso modo un’altra volta ancora? Sei felice?

Assolutamente. Mi piace ogni singola scelta fatta, è una bellissima esperienza. Sulla felicità ho imparato che vive dentro di me. Se sono felice sono felice dovunque sto e la felicità la porto con me. A Mosca, a Lecce, a Sidney.

Testo e foto di Katja Brinkmann

You may also like

More in Personaggi

Comments

Comments are closed.