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Alberto Corallo: «La mia scommessa di gioia»

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Alberto Corallo ha 58 anni e tanta energia: spirito intimista, entusiasmo contagioso. Si esprime al meglio nella sua boutique di abbigliamento donna a Trani affermando con disarmante naturalezza che: «Mi piace scrutare nei luoghi più intimi della sensibilità e della eleganza». Questo il suo mood, che svela una personalità complessa e affascinante. «L’eleganza è un modo di essere, di approcciarsi all’altro. Il gusto è una tendenza stagionale, personale e opinabile. L’eleganza è essenza, se la sai riconoscere la vedi sempre, è qualcosa di innato e interiorizzato. È anche rispetto dei luoghi che ci circondano e delle persone che ci stanno accanto». Alberto Corallo ha compiuto studi classici, prosegue con l’Istituto Artistico dell’Abbigliamento Marangoni, quindi una proficua esperienza in Domus Academy con il maestro Ferrè («che ho amato come figura iconica per il suo modo di seguire il gusto e lo stile senza mai eccedere»), ha lavorato per Erreuno, dove ha diretto l’ufficio stile, vissuto e lavorato a Milano per diverso tempo, ha creato con un giovane imprenditore tranese il marchio Alberto Corallo. Selezionato tra i nuovi emergenti che avrebbe partecipato alla edizione 1998 di Donna sotto le stelle sfilata sulla scalinata di Trinità dei Monti a Roma. Presente sulle testate di Amica, Vogue, Gioia, Elle, descritto dalla giornalista Marina Fausti così: «Leggo un fenomeno che può sbocciare in maniera grande ed esorbitante, perché con i tuoi abiti trasmetti il profumo della Puglia». Quel profumo è tornato prorompente: così nasce la Boutique Alberto Corallo. Uno spazio originale ed accogliente, dove la bellezza fluisce mista e variegata in una campata che si affaccia attraverso un maestoso portale nella “stanza del tempo” dove un rosa pastello e costellazioni geometriche si scorgono sullo sfondo e sulle volte. Un luogo che emana bellezza.

«Sono un sognatore di donne: fili di seta di un bozzolo. Questa bellezza l’ho cercata, vagheggiata, persa e ritrovata, mai afferrata, perché è la dea più evanescente e delicata. Vedo in ogni donna una dea evanescente. Voglio vestire l’animo segreto di ogni donna. Agendo per sottrazione sempre con creazioni e combinazioni discrete e gioiose».

Come definirebbe il suo stile?

Liquido come la nostra contemporaneità. Non è come stare sull’onda e restare in equilibrio tra contaminazioni di stile e aspettative di realizzazione, ma è piuttosto essere l’onda, la sua fluidità, che accoglie forti investimenti di passione. È il gioco compiaciuto di intarsiare personalità con accenni meravigliosamente misteriosi, versatilità mantenuta sempre insieme da un unico comune denominatore: eleganza senza tempo.

 

Come sta cambiando il suo settore?

Io ho fatto in modo di seguire il cambiamento senza stravolgere o snaturare il mio modo di operare in esso. 

Come ci è riuscito?

Mantenendo sempre alta la mia capacità empatica e di dialogo con la cliente, una filologia estetica sempre costante. Riesco a far crescere una clientela che scelgo di seguire con costanza e dedizione, che naturalmente non è quella dei grandi numeri della grande distribuzione. Insomma, faccio cose semplici: accolgo le clienti, le ascolto, cerco di farle sentire a proprio agio.

Quindi poco web e molto contatto umano?

Il web giusto che non mi privi del fattore umano. Efficienza necessaria e sensibilità naturale. Ma resto ancorato al piacere della Boutique che purtroppo in tanti hanno perso. È il mio personale irrinunciabile gusto di mantenere vivo il legame con le clienti.

Insomma, il negozio resta il fulcro del suo business.

Assolutamente: la Boutique centralissima è il luogo in grado di esaltare la mia piena creatività, il mio operare quotidiano laborioso e tenace. Quando, nella nuova sede di via Imbriani le signore varcano la soglia, restano sorprese e affascinate allo stesso tempo.

Che progetti ha per il futuro?

Per ora mi godo la gioia di far crescere la mia attività. E poi spero che il mio temperamento fiducioso e ottimista mi porti a vedere coronato il sogno di realizzare e presentare una mia capsule sartoriale su un palcoscenico importante, magari a Roma!

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